di Alberto Maria Vedova
Genova – Il cantiere dei lavori del terzo valico ferroviario in via Inferiore Rocca dei Corvi (località Trasta) oggi si è fermato. Durante i lavori di bonifica dell’area, infatti, gli uomini della Drafinsub, ditta incaricata di controllare la presenza di ordigni bellici sul terreno dove sorgerà il cantiere, sono state ritrovate due bombe Bazuka Rocket, due bombe Type Mieter Bomb da 60 mm (americane), due granata Ghewer e 4 bombe a mortaio da 80 mm(tedesche), oltre ad un proiettile da 50 mm di artiglieria e una scheggia appartenente ad una bomba da aereo.
«Sono state rinvenute in prossimità di un pozzo al centro del terreno – ha spiegato al Secolo XIX Renato Silvestre, responsabile Bonifica Campi MInati della Drafinsub – il fatto che siano sia americane che tedesche ci fa presupporre che siano state nascoste qui dai partigiani». Sullo stesso terreno infatti è gia stato ritrovato un buco con diverse scheggie di ordigni bellici fatti esplodere durante la guerra dagli stessi partigiani.
A Rocca dei Corvi, inoltre, è gia presente un cippo che ricorda uno dei più efferati episodi della violenza nazifascista perpetrati in Valpolcevera ai danni dei partigiani durante la lotta di Liberazione. Nei giorni della Liberazione in località Barabini di Trasta, in Val Polcevera, vennero ritrovate alcune fosse ricoperte di terra nei pressi di una capanna. Da quelle fosse furono estratti i corpi di 5 persone, torturate e uccise dai tedeschi che nella zona avevano un comando e che soprattutto nel mese di marzo 1945 avevano intensificato le azioni di polizia volte a terrorizzare la popolazione.
Il ritrovamento non dovrebbe comportare ritardi per i lavori del cantiere: «Aspettiamo il via dalla Prefettura – continua Silvestre – poi gli ordigni saranno portati via e fatti brillare in una località ancora da stabilire».
Fonte: http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/04/14/AQ2ujEUC-cantiere_ordigni_bellici.shtml
Campagna sensibilizzazione sul tema
ordigni inesplosi promossa dall’ANVCG |
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