Secondo gli investigatori, gli indagati hanno distrutto per mesi il mare con ordigni esplosivi, ricavati da vecchi residuati bellici presenti nel Golfo di Taranto, seguendo i banchi di pesci che cercavano rifugio e nutrimento nel Mar Piccolo. Agli investigatori è subito balzata all’occhio la facilità di approvvigionamento degli esplosivi, grazie all’infinito bacino d’offerta garantito dalla massiccia presenza, in tutto il golfo, di residuati bellici inesplosi. Gli indagati avevano letteralmente tappezzato di esplosivi, nascosti sotto la pavimentazione in legno e tra le reti ammassate, l’intera banchina pescherecci della Città Vecchia, mettendo in pericolo l’incolumità dei tanti residenti della zona.
Foto: Archivio
Fonte: https://www.ciaksocial.com/taranto-14-persone-arrestate-pesca-frodo-esplosivi/