Spuntano ancora ordigni esplosivi, eredità della Grande Guerra, sui sentieri alpini del Friuli Venezia Giulia Lo scorso 9 luglio 2020 gli specialisti del 3° Reggimento Guastatori, (Comando forze operative nord di Padova) allertati dalla Prefettura di Udine, hanno effettuato due interventi di bonifica del territorio da residuati bellici risalenti primo conflitto mondiale. I guastatori, accompagnati dalla Guardia di Finanza di Sella Nevea, si sono recati in località bivacco Stuparich nel comune di Malborghetto-Valbruna, dove giorni addietro un escursionista lungo un sentiero aveva allertato le forze dell’ordine insospettito dalla presenza di un potenziale ordigno. Gli artificieri della caserma Berghinz di Udine, recatisi sul posto, hanno confermato la presenza di un ordigno bellico ancora attivo, catalogandolo in una bomba a mano modello SIPE HE (alto esplosivo), di nazionalità italiana e risalente alla prima Guerra Mondiale. La bomba a mano una volta messa in sicurezza è stata distrutta alle ore 12:00 circa in un area idonea limitrofa al luogo di ritrovamento. A seguire i guastatori si sono spostati in località forcella Cuel Tarond nel comune di Dogna, dove anche lì un alpinista aveva allertato le forze dell’ordine per la presenza di una bomba. Gli artificieri giunti sul posto hanno confermato la presenza di un ordigno bellico ancora attivo, catalogandolo in una bomba a mano modello SIPE HE (alto esplosivo), anch’essa di nazionalità italiana e risalente alla prima Guerra Mondiale. Ugualmente la seconda bomba a mano una volta messa in sicurezza è stata definitivamente neutralizzata alle ore 13:00 circa in un area idonea limitrofa al luogo di ritrovamento. Le zona interessate al brillamento sono state successivamente bonificate.
Foto-Fonte: https://www.ilgazzettino.it/nordest/udine/montagna_bomba_friuli_guerra-5338357.html
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