CIMADOLMO. Scuole medie di Cimadolmo evacuate per un ordigno.
È successo, nella mattinata di ieri, quando la preside dell’istituto scolastico di via Lovadina, la professoressa Paola Gardenal, dopo essere stata messa al corrente che uno studente aveva portato in classe un ordigno della seconda guerra mondiale, ha deciso di chiamare i carabinieri ed evacuare l’edificio per questioni di sicurezza.
L’emergenza è durata poco meno di mezz’ora. Il tempo per i carabinieri della compagnia di Conegliano di arrivare in via Lovadina e portare via in sicurezza l’ordigno, successivamente consegnato agli artificieri dell’esercito, competenti, in questo caso, per disinnescare il reperto bellico, un mortaio della seconda guerra mondiale calibro 75. Il fatto è avvenuto nella mattinata, poco dopo le 10. Era appena suonata la campanella quando un ragazzino ha mostrato, spontaneamente, dopo averlo tirato fuori dallo zainetto, come fosse un cimelio, un ordigno bellico della seconda guerra mondiale.
Pare che si trattasse di un proiettile da mortaio calibro 75. «È un regalo del nonno», avrebbe detto ai compagni di classe, incuriositi dall’oggetto metallico. Qualcuno è andato a dirlo ad un insegnante che ha subito informato la preside e ammonito i ragazzi ad allontanarsi dal reperto. Il ragazzo non voleva procurare allarme né scatenare il terrore a scuola. Sapendo in modo sommario di cosa si trattasse, aveva pensato di portare l’ordigno a scuola per mostrarlo ai compagni. La preside ha subito deciso di evacuare la scuola, in via precauzionale, per questioni di sicurezza. Sul posto sono stati chiamati i carabinieri della compagnia di Conegliano.
Mentre i ragazzi delle medie si trovavano tutti fuori, i militari dell’Arma hanno agito in sicurezza e con tutte le precauzioni del caso hanno preso l’ordigno e l’hanno portato via. Il proiettile è stato poi consegnato agli artificieri dell’esercito, incaricati a farlo brillare. «Purtroppo – ha spiegato un insegnante – questi reperti di guerra si trovano ancora in abbondanza, in questa zona, in particolare sul greto del Piave. È giusto lanciare un appello affinché la gente stia attenta. Molto spesso di tratta di ordigni inesplosi e, potenzialmente, offensivi». Non è la prima volta che accadono fatti del genere a scuola. Alcuni giorni fa, un altro studente delle scuole medie, a San Pietro al Natisone, in provincia di Udine, dopo aver trovato una bomba a mano, l’ha portata in classe. Il ragazzino aveva trovato l’ordigno mentre giocava in un bosco e – dopo averlo lavato accuratamente – aveva pensato bene di mostrarlo a tutti i suoi amici come se niente fosse. Fortunatamente una professoressa si era accorta che quell’oggetto non era un giocattolo, così con tutta la cura necessaria l’ha strappato dalle mani dello studente e l’ha portato fuori dalla scuola, quindi ha dato l’allarme al preside che a sua volta ha chiamato i carabinieri. Una vicenda più o meno simile a quella accaduta ieri mattina alle scuole medie di Cimadolmo.
Fonte: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/05/04/news/studente-porta-in-classe-ordigno-bellico-scuola-trevigana-evacuata-1.13410303