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Ferrara–Argenta-Alfonsine-Longastrino
Spuntano come funghi dal terreno: in un anno circa ne sono stati rinvenuti circa una decina. Parliamo di bombe e ordigni bellici, residuati della seconda guerra mondiale, che ha lasciato ancora oggi i segni evidenti del suo passaggio, in particolare della presa di Argenta, considerata al tempo la seconda Cassino visto la violenza degli scontri e dei bombardamenti aerei e di artiglieria che distrussero la città e dintorni. E che causarono centinaia di vittime. Il cimitero di guerra britannico ad esempio conta circa 630 tombe di soldati del Commowelt che persero la vita liberare Argenta, insignita della medaglia d’oro al valor civile e d’ argento al valor militare. Ebbene in questi giorni alcuni altri residuati di quel conflitto sono riaffiorati in un fondo agricolo di san Nicolò, ed ancora nelle campagne che circondano Anita e Longastrino. Zone che, per tutelare preventivamente l’incolumità delle persone, sono state transennate e messe in sicurezza. Il tutto in attesa delle operazioni di bonifica attraverso le quali gli artificieri, in data che resta da stabilire, ed in un’area che sarà anche opportunamente evacuata, faranno brillare le granate ed i proiettili rinvenuti.
Foto-Fonte: https://www.estense.com/?p=808533
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia.