Gli artificieri dell’Esercito, appartenenti al 2° reggimento genio guastatori di Trento grazie alla pregiata collaborazione dei Palombari della Marina Militare, artificieri subacquei appartenenti al Nucleo SDAI di Ancona (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), hanno rimosso in sicurezza alcuni residuati bellici inesplosi, immersi nell’alveo dell’Adige. In tal modo si è potuto rendere nuovamente accessibile la pista ciclabile e pedonale, che nel fine settimana era stata interdetta a causa del segnalato ordigno bellico. L’immediato coordinamento tra i Vertici del Commissariato del Governo di Trento, i guastatori della Brigata alpina JULIA, i Palombari del COMSUBIN ed il Comando Forze Operative Nord, Ente militare preposto a pianificare e gestire gli assetti sul territorio, ha permesso di risolvere il disagio e restituire alla cittadinanza la sicurezza del territorio. La rapida immersione degli operatori dello SDAl e la ricognizione subacquea, ha permesso di portare in superficie e spiaggiare un proietto da 210 millimetri, oltre ad una bomba a mano e altre parti di munizionamento, tutti risalenti alla Grande Guerra. Gli artificieri dell’Esercito hanno proceduto, dunque, alla messa in sicurezza del sito ed al definitivo disimpegno grazie alla cornice di sicurezza garantita dai Carabinieri e dal Servizio Sanitario del 118 di Trento. Foto-Fonte: https://www.ladigetto.it/permalink/62739.html
24Feb
«Spiaggiato» a Trento proietto da 210 della Grande Guerra
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