Migliaia di mine antiuomo e di
altri ordigni inesplosi (Uxo) sparsi in diverse zone della Somalia nel corso
degli ultimi decenni di conflitto stanno costituendo una nuove fonte di
minaccia per la relativa sicurezza raggiunta dal Paese. Secondo gli esperti,
manca la strumentazione adeguata per il servizio di bonifica dagli ordigni
bellici. La zona orientale di confine Somalia-Etiopia è tra quelle più invase
dagli Uxo, seminati durante la guerra nel 1977. Ne sono ugualmente infestate
anche le città coinvolte negli scontri più recenti tra le truppe governative e
il gruppo di miliziani ribelli di Al-Shabab. Secondo l’Ufficio delle Nazioni
Unite che si occupa delle azioni anti mine (Unmas), una ulteriore minaccia
proviene dalle fabbriche che conservano accumuli di esplosivi, armi
abbandonate, munizioni e ordigni esplosivi (Ied). L’Unmas sostiene che la
maggior parte delle comunità della Somalia meridionale e centrale sono
altamente infestate da residui bellici esplosivi (Erw) e in poche di queste
aree ci sono la competenza e il supporto necessari per far fronte a tali
minacce. La regione centrale del Galgadud, dove si è verificata una delle più
grandi installazioni militari somale, è piena di Erw. La regione confina con
l’Etiopia ed è servita come base per le Forze armate somale che hanno lasciato
esplosivi e armi quando il governo è crollato. Anche le regioni
centro-meridionali di Bakool, Bay e Hiraan sono invase dalle mine, oltre alla
fascia di Afgooye e parti di Mogadiscio dove, oltre agli Erw, si trovano mine anti-uomo
e anti-veicoli. Nel 2012, almeno 8 bambini sono morti in una esplosione nella
città di Balad nella Middle Shabelle Region. Secondo l’Unmas, nel 2011, le mine
anti uomo hanno causato il 4% di morti e feriti in Somalia, mentre gli Uxo il
55%, altri tipi di ordigni esplosivi non identificati il 32%. La Somalia ha
siglato nel 2012 la Anti-Personnel Mine Ban Convention, Convenzione per il
bando delle Mine Anti Uomo, che prevede la distruzione dei residui bellici
entro quattro anni oltre che liberare completamente il Paese entro 10. Negli
ultimi cinque anni sono state distrutte in Somalia oltre 21.461 Uxo e mine
antiuomo. (R.P.)
altri ordigni inesplosi (Uxo) sparsi in diverse zone della Somalia nel corso
degli ultimi decenni di conflitto stanno costituendo una nuove fonte di
minaccia per la relativa sicurezza raggiunta dal Paese. Secondo gli esperti,
manca la strumentazione adeguata per il servizio di bonifica dagli ordigni
bellici. La zona orientale di confine Somalia-Etiopia è tra quelle più invase
dagli Uxo, seminati durante la guerra nel 1977. Ne sono ugualmente infestate
anche le città coinvolte negli scontri più recenti tra le truppe governative e
il gruppo di miliziani ribelli di Al-Shabab. Secondo l’Ufficio delle Nazioni
Unite che si occupa delle azioni anti mine (Unmas), una ulteriore minaccia
proviene dalle fabbriche che conservano accumuli di esplosivi, armi
abbandonate, munizioni e ordigni esplosivi (Ied). L’Unmas sostiene che la
maggior parte delle comunità della Somalia meridionale e centrale sono
altamente infestate da residui bellici esplosivi (Erw) e in poche di queste
aree ci sono la competenza e il supporto necessari per far fronte a tali
minacce. La regione centrale del Galgadud, dove si è verificata una delle più
grandi installazioni militari somale, è piena di Erw. La regione confina con
l’Etiopia ed è servita come base per le Forze armate somale che hanno lasciato
esplosivi e armi quando il governo è crollato. Anche le regioni
centro-meridionali di Bakool, Bay e Hiraan sono invase dalle mine, oltre alla
fascia di Afgooye e parti di Mogadiscio dove, oltre agli Erw, si trovano mine anti-uomo
e anti-veicoli. Nel 2012, almeno 8 bambini sono morti in una esplosione nella
città di Balad nella Middle Shabelle Region. Secondo l’Unmas, nel 2011, le mine
anti uomo hanno causato il 4% di morti e feriti in Somalia, mentre gli Uxo il
55%, altri tipi di ordigni esplosivi non identificati il 32%. La Somalia ha
siglato nel 2012 la Anti-Personnel Mine Ban Convention, Convenzione per il
bando delle Mine Anti Uomo, che prevede la distruzione dei residui bellici
entro quattro anni oltre che liberare completamente il Paese entro 10. Negli
ultimi cinque anni sono state distrutte in Somalia oltre 21.461 Uxo e mine
antiuomo. (R.P.)
Testo proveniente dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2013/02/04/somalia:_sempre_alto_il_pericolo_di_mine_sparse_nell%27intero_paese/it1-661877
del sito Radio Vaticana
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