GROSSETO – La rinascita dopo il dramma, il coraggio che scavalca le lacrime. Nicolas Marzolino, 16enne della Val di Susa, figlio di Stefano, uno degli storici militanti di Venaus e dei comitati della valle Cenischia, stamani alle finali nazionali di corsa campestre a Grosseto ha dimostrato a tutti cosa vuol dire avere la forza di mettersi alle spalle quel boato che gli ha deviato la vita. Sì, perché un anno fa, mentre era insieme a due amici nell’orto di suo nonno a Novalesa per piantare patate, una bomba a mano gli è esplosa tra le mani. Rendendolo cieco e senza una mano. Insieme a suo zio Andrea, che lo ha accompagnato nella gara, ha vinto nettamente la sua categoria. “E’ andata bene – ha detto alla fine – anche se un po’ stancante. Vorrei ringraziare mio zio perché senza di lui non avrei potuto far niente”. Sorride. Gli occhi azzurri come il cielo nascondono quel buio perpetuo che Nicolas esorcizza ogni giorno. Domani sarà a Prato nevoso in provincia di Cuneo per partecipare ai campionati italiani di sci nelle categorie gigante e speciale. “Faccio anche un po’ di palestra – scherza – per tenermi in forma”. “Un anno fa ha rischiato di morire e adesso è qua – ha concluso lo zio -. Ha una forza di volontà che fa invidia”. Insieme a lui, alla fase nazionale della corsa campestre a Grosseto, hanno partecipato altri 79 atleti con diverse disabilità: motorie, intellettive, non vedenti e nonudenti
Fonte: http://www.ansa.it/toscana/notizie/speciali/2014/04/24/scuola-nicolas-taglia-il-traguardo-dopo-la-sua-corsa-al-buio_e8182004-41f4-4e8d-a8e7-bda470781782.html.
a sinistra Nicolas Marzolino in compagnia dell ‘Avvocato Giuseppe Castronovo, Presidente Nazionale dell’ Associazione Vittime Civili di Guerra |
Campagna sensibilizzazione sul tema ordigni inesplosi promossa dall’ANVCG di cui Nicolas è Testimonial
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