di Enzo Favero
NERVESA. Visto cosa accadeva da quelle parti 99 anni fa, è stato necessario affidare un incarico di valutazione del rischio bellico residuo. Succede a Nervesa, in prima linea dopo la rotta di Caporetto. E ora di bombe inesplose nel sottosuolo potrebbero essercene ancora. E quindi, dovendo effettuare uno scavo per un’opera pubblica, è diventato necessario fare una valutazione sulla presenza di ordigni bellici inesplosi che sarebbero potuti scoppiare se colpiti da un colpo di ruspa. L’opera in questione è la costruzione della nuova scuola media, che sarà innalzata dall’impresa Bordignon e che è finanziata con 2 milioni 968 mila euro. Sorgerà accanto a quella esistente. Prima di cominciare a scavare è stata effettuata una valutazione del rischio bellico residuo per verificare se c’erano ordigni inesplosi nel sottosuolo dove verrà realizzato il seminterrato. È costata 3 mila euro in tutto ed è stata affidata alla società Nord Bonifiche di Padova. Di bombe da quelle parti ne sono cadute tante, soprattutto, ma non solo, durante la prima guerra mondiale. Dopo la rotta di Caporetto, la linea del fronte era sul Piave e sul Montello e quindi l’abitato di Nervesa era in prima linea. Basta poi guardare le foto dellepoca per capire quanti ordigni sono caduti sull’abitato e, visto che spesso non esplodevano, nel sottosuolo ce ne potevano essere ancora, pur se da allora di anni ne sono tracorsi ben 99. «È obbligatoria questa valutazione per determinati appalti, a maggior ragione a Nervesa», spiega il sindaco Fabio Vettori, «Per fortuna l’esito è stato negativo, nel sottosuolo dove viene costruita la scuola non ci sono bombe inesplose e già ieri l’impresa ha potuto fare la base dove collocare la gru che arriverà la prossima settimana poi partirà con i lavori».
Fonte: http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2016/03/10/news/scuola-bonificata-dalle-bombe-1.13105624
Foto: Archivio