SAN COSTANZO – Il genio ferrovieri dell’Esercito ha dato il via ieri mattina alla rimozione del primo ordigno bellico, ritrovato lungo la strada provinciale Orcianese nella frazione di Cerasa. Fin dalla prima mattina, in collaborazione con polizia municipale, carabinieri e Croce rossa gli artificieri hanno provveduto a bonificare il sito da cui estrarre uno dei due ordigni bellici di fabbricazione italiana, che costitutivano un pericoloso “blocco stradale” dal peso totale di circa 100 chilogrammi per bomba.
«Ringraziamenti speciali al corpo genio ferrovieri, artificieri giovani, molto preparati, cortesi e disponibili ed a tutta la cittadinanza per la pazienza dimostrata. Stiamo lavorando per voi», ha scritto la sindaca sancostanzese Margherita Pedinelli in un post su Facebook annunciando l’esecuzione di un intervento atteso dalla fine di novembre, quando durante il corso dei lavori di manutenzione alla rete idrica il personale della ditta Marche Multiservizi rinvenne i due ordigni bellici della seconda guerra mondiale al di sotto del manto stradale. Le operazioni di bonifica termineranno con la rimozione del’intero blocco. «Il 18 gennaio è confermata la riunione in Prefettura durante la quale sarà presa la decisione definitiva sui tempi di disinnesco e rimozione del secondo ordigno – ha aggiunto Pedinelli – Tutte le operazioni si svolgono in assoluta sicurezza sia per la popolazione che per gli automobilisti che possono transitare ugualmente lungo la provinciale, secondo le deviazioni già indicate sul posto». Durante l’intervento degli artificieri, il traffico è rimasto regolare con le auto che sono transitate in via Caminate o in via San Lorenzo a seconda delle direttrici di marcia prescelte. L’ordigno rimosso ieri è stato fatto esplodere in una cava dell’Anconetano, nel comune di Corinaldo. Per i residenti di Cerasa ci sarà da attendere ancora qualche settimana per la riapertura completa della strada provinciale che collega la frazione con i comuni di Barchi e con San Costanzo. La rimozione del secondo ordigno, resa più complessa per il particolare tipo di innesco, necessiterà dell’evacuazione temporanea dei residenti in un raggio di chilometri che sarà ufficializzato nella riunione del 18 gennaio a Pesaro. Foto-Fonte: http://www.corriereadriatico.it/pesaro/san_costanzo_rimossa_prima_bomba_seconda_servira_evacuazione-2193292.html
13Gen
San Costanzo, rimossa prima bomba Pe la seconda servirà l’evacuazione
Categories: Bonifica perché