Esercito Italiano–Marina Militare
Comando Forze Operative Nord di Padova–Comando Forze Operative Sud di Napoli–Comando Truppe Alpine
Como–Mantova–Milano–Pavia–Cremona–Bergamo–Varese–Sondrio–Monza-Brianza–Lecco–Lodi
Quella che sembra una bomba risalente alla Seconda guerra mondiale è apparsa nella località Chisù, sullo sbarramento dove è stata ricavata, tra mille contestazioni, anche una centralina idroelettrica attiva da un paio di anni sulla sponda bergamasca. Il Chisù è soprattutto il luogo in cui da decenni trascorrono le proprie vacanze nostrane i cittadini di Roccafranca e non solo, grazie appunto alla chiusa che durante i mesi di secca diventa uno spiaggione.
L’allarme lanciato ieri
L’oggetto inquietante è stato avvistato ieri pomeriggio da un passante: l’allarme ha fatto intervenire il Referente operativo comunale, e Dario Paneroni ha girato la segnalazione ai vigili del fuoco di Orzinuovi per una ulteriore verifica. L’intervento dei militi ha confermato impressioni e timori: l’oggetto metallico arenato sembra effettivamente un ordigno bellico: magari una granata di cannone o di mortaio. Stabilito che il timore era fondato si è proceduto con la delimitazione dell’area interessata, completamente isolata da Nord a Sud, sono arrivati i carabinieri dalla vicina stazione di Rudiano ed è iniziato il piantonamento: per tutta notte i militari si sono alternati sul posto per impedire l’accesso di eventuali passanti.
Oggi previsto l’arrivo degli artificieri
Oggi è invece previsto l’arrivo degli artificieri dell’Esercito (10° Reggimento Genio guastatori di Cremona–Comando Truppe Alpine Bolzano), i quali verificheranno innanzitutto se si tratta effettivamente di una bomba. «Spetterà a loro – ha anticipato Paneroni – decidere un eventuale piano di evacuazione e le eventuali modalità di disinnesco; oppure la possibile rimozione». I rischi legati a questa ingombrante presenza? A poche decine di metri è presente una centrale elettrica e sul lato Est dell’area c’è un chiosco che offre servizi di ristorazione.
Da dove è arrivata?
Disinnesco o brillamento a parte (se sarà necessario) sarà interessante capire, se sarà possibile, come il residuato è arrivato in un punto così delicato. C’è sempre stato? L’hanno trasportato nel tempo le piene dell’Oglio o qualcuno se ne è liberato?
EDUCAZIONE AL RISCHIO
Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.
Foto-Fonte: https://www.bresciaoggi.it/territorio-bresciano/bassa/roccafranca-presenze-da-brividi-al-chisu-una-bomba-vicina-al-fiume-1.12544500
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia
Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto,
Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna
Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo