di Federica Pelosi
Savona – Venticinque proiettili da 75 mm recuperati dalle stive dei due relitti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale affondati ad un miglio al largo dal porto di Savona. Sono quelli riportati alla luce nei primi giorni di lavoro dai sub della Marina Militare che hanno dovuto fare i conti con condizioni meteomarine avverse e conseguenti ritardi nelle operazioni di brillamento, che dovrebbero iniziare in queste ore.
La nave “Anteo”, con le sue apparecchiature sofisticatissime per i lavori subacquei profondi (camera iperbarica in primis), vigila sull’imponente opera di bonifica di quel tratto di mare e sulle immersioni dei palombari del Nucleo Sdai: ieri, tre missioni a 47 metri di profondità con la rimozione di 10 proiettili mentre mercoledì, dopo il posizionamento della “Anteo”su un campo boe, ne sono stati recuperati 15. Il vento forte e le correnti delle scorse ore non hanno reso possibile il trasporto di queste munizioni a tre miglia al largo dove è previsto il brillamento: oggi ci sarà un nuovo tentativo.
Attorno alla nave della Marina Militare vige il divieto di avvicinamento per un raggio di mille metri: stessa distanza obbligatoria dal convoglio che, con il supporto dei mezzo della Capitaneria di Porto di Savona, trasporterà gli ordigni in mare aperto per farli esplodere in condizioni di sicurezza.
I sub stanno lavorando sul primo relitto, quello totalmente sconosciuto alle mappe storiche. Le stesse operazioni si replicheranno poi per il suo “gemello”.
Fonte: http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2016/03/18/ASc5180B-relitti_proiettili_riaffiorano.shtml
Foto: ilsecoloxix.it
