Gli specialisti della Marina militare in collaborazione con la Guardia costiera sono impegnati nelle operazioni di brillamento e messa in sicurezza di due distinti residuati bellici. Stamani a Capo Spartivento è stato fatto brillare un siluro, mentre sono in corso accertamenti circa l’avvistamento di un residuato bellico notato a pochi metri della battigia di Bocale II. Alle ore 12.15 è stato fatto brillare il siluro (avente le seguenti dimensioni: lunghezza 6 metri e diametro 60 cm ) della seconda guerra mondiale di origine inglese probabilmente lanciato da un sommergibile, che era stato ritrovato da un privato cittadino lo scorso 2 agosto sul fondale, ad una profondità di circa 12 metri, antistante la foce del torrente Galati tra i Comuni di Palizzi e Brancaleone. Le operazioni, che hanno visto impegnate via mare tre mezzi nautici della Guardia Costiera, un mezzo nautico della Marina Militare e un mezzo nautico della Polizia di Stato e via terra personale militare della Direzione Marittima di Reggio Calabria, delle locali Stazioni dei carabinieri, delle locali polizie municipali, ed un presidio medico del 118, sono state coordinate congiuntamente dal personale specializzato del nucleo Sdai della Marina Militare di Messina e dalla centrale operativa della Guardia Costiera di Reggio Calabria. Le operazioni si sono svolte regolarmente.
REGGIO CALABRIA. Nel corso della serata di ieri, è stato segnalato da un bagnante che a pochi metri dalla battigia in località Bocale II, a circa 1 metro di profondità, la presenza di un altro residuato di presunta provenienza bellica risalente alla seconda guerra mondiale avente la forma di un proiettile, cilindrico e con le seguenti dimensioni: lunghezza 50 cm, diametro 12 cm circa. Immediatamente personale della Guardia Costiera, ha provveduto a transennare l’area al fine di evitare pericoli per la pubblica e privata incolumità, informando la locale Prefettura per l’invio del nucleo artificieri. Le operazioni di brillamento sono organizzate sempre ad opera nel nucleo artificieri della Marina Militare. Per quest’ultimo presunto ordigno ritrovato è stata emanata apposita ordinanza consultabile sul sito internet istituzionale www.guardiacostiera.it/reggiocalabria alla sezione ordinanze, che vieta per un raggio di 300 metri dal ritrovamento, la balneazione, la navigazione e la sosta di natanti, nonché ogni attività di pesca, subacquea e diportistica in genere.
Fonte: http://www.reggiopress.xyz/2011/08/reggio-calabria-fatto-brillare-un.html
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