Sembrava che ci fossero soltanto pochi ordigni bellici in quella antica cisterna nella zona archeologica di Castel di Mura quando una quindicina di giorni fa, come ebbe modo di spiegare il nostro giornale, l’area fu chiusa per sicurezza da parte dei Carabinieri. Ma le operazioni degli artificieri intervenuti nei giorni scorsi hanno portato alla luce un centinaio di bombe a mano della Seconda guerra mondiale (americane, inglesi e tedesche) e 900 cartucce di vario calibro. Le operazioni, eseguite dal Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, sono durate più del previsto, circa cinque giorni, ed ogni giorno le bombe venivano fatte esplodere – circa una trentina alla volta – in una cava nei pressi di Castel di Mura, ritenuta adatta per la sicurezza. «Adesso la zona risulta del tutto bonificata – spiega Alice Sobrero, assessore alla cultura del Comune di San Marcello Piteglio – e la storia di Castel di Mura ci ha consegnato una storia più complessa e articolata. Proprio per questo motivo abbiamo già interpellato uno storico di storia contemporanea per fare maggiore luce su questo ritrovamento». di C.B.
Foto-Fonte: http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2018/08/15/news/quasi-cento-bombe-a-mano-in-fondo-all-antica-cisterna-1.17157627
È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia