Mentre Palmira è “parzialmente” liberata dall’esercito siriano, a Baghdad un folle compie un attacco suicida durante la premiazione di una competizione calcistica locale. Fonti ufficiali forniscono numeri da mozzare fiato e anima: 60 morti e 65 feriti gravi. Naturalmente gran parte delle vittime giovanissime. L’azione terroristica è firmata Isis. In Nigeria Boko Haram, dicono, dopo aver compiuto stragi, razzie, persecuzioni e tanto altro sembra sia in fase di ripensamenti “politici-militari”. Sarà vero? Non Vero ? Intanto a Limani in Camerun bloccano un’attentatrice, la ragazza fermata dichiara d’appartenere al gruppo di studentesse rapite dai miliziani jihadisti di Boko Haram a Chibok. Non è finita, a Bruxelles continuano piccoli attentati e grandi arresti, forse troppo posticipati. Russia, Europa, Stati uniti tutti d’accordo a combattere anche per mezzo del terrore delle bombe pur di fermare la guerra dei terroristi. Ma non è finita, ci sarebbe una new entry che tanto new entry non è: la Corea del Nord minaccia ufficialmente Stati Uniti e Corea del sud. Forse i nord coreani non hanno compreso che i loro giochi, con armi all’idrogeno o quant’altro, rappresentano uno schiaffo sul volto di mezzo mondo, già coinvolto da problemi interni ed esteri. E Pyongyang, non deve poi stupirsi se il suo dire, a parte a qualche suo discepolo, non è gradito a nessuno. Tra l’altro minacciare guerre a Stati Uniti ed alleati sembrerebbe la stessa follia dei Kamikaze del momento, vista la chiara e ferma posizione presa dal leader russo Putin a riguardo delle intenzioni nord-coreane.
Giovanni Lafirenze