Ho letto sul Carlino di oggi, non senza apprensione, l’articolo di cronaca che s’ intitola: “Prati di Caprara da difendere: si punta su un festival di teatro“. Non sta a me valutare le determinazioni del Comitato “Rigenerazione No Speculazione” ma sono rimasto perplesso nel leggere “Durante le attività di bonifica in corso, nella zona sono stati rinvenuti resti di ordigni bellici che saranno rimossi nei prossimi mesi”. Lo scritto che riferisce di “resti” lascia intendere che si tratta di resti di reperti già esplosi e quindi non pericolosi. Frase pericolosa e termine non preciso! Nella zona si potrebbero trovare oggetti pericolosissimi pronti ad esplodere anche solo nel maneggio. Erano tutti “oggetti” immagazzinati in quello che era un Deposito dell’Artiglieria che i bombardamenti aerei alleati hanno in parte fatto esplodere ed in parte seminato nell’area sconvolta dalle esplosioni, quindi ancora presenti nel sottosuolo. Ora, che si voglia accedere nell’area per attività ludiche è una responsabilità tutta intera degli organizzatori. A parte che dovrebbe essere sempre proibito l’accesso alle aree in cui si stanno effettuando bonifiche belliche, deve essere prodotto dall’impresa esecutrice un documento ufficiale e responsabilizzante (controllato dall’Autorità militare preposta), che le bonifiche si sono concluse e che l’area è scevra da reperti bellici. Comunque si faccia come si ritiene giusto, ma io (vecchio bonificatore), sento la responsabilità di lanciare un appello: attenti ai bambini che farete entrare! La loro innata curiosità li porta a raccogliere e maneggiare qualsiasi oggetto strano che trovano a terra! Evitiamo se possibile di coinvolgerli per una decisione presa da soggetti che non conoscono questo tipo di pericolo.
Molti cordiali saluti.
Gen. B. (c.a.) Antonio Torregrossa
Foto: 57thbombwing.com