Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Pontieri piacentini disinnescano bomba da 240 kg. In un anno oltre 250 interventi

Categories: Bonifica perché

Esercito ItalianoMarina Militare

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Grosseto- Pitigliano–Capannella sul Fiora

Martedì 26 novembre gli artificieri dell’Esercito del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza hanno neutralizzato una bomba d’aereo rinvenuta all’interno di un cantiere, dal personale di una ditta specializzata nella bonifica sistematica per l’individuazione di ordigni bellici, in località “Capannella sul Fiora” a breve distanza dalla S.R. 74 “Maremmana” nel comune di Pitigliano (Grosseto). L’intervento è stato coordinato dalla Prefettura di Grosseto e dal Comando Forze Operative Nord di Padova. L’ordigno rinvenuto è una bomba d’aereo del peso di 535 libbre (240 Kg circa) contenente circa 124 Kg di esplosivo ad alto potenziale, con due congegni di attivazione (spolette) di cui uno non in sicurezza, rimasta inesplosa dai tempi del secondo conflitto mondiale. Proprio in considerazione della delicatezza del tipo di intervento, su indicazione dei militari del 2° Reggimento Pontieri, è stata attuata un’evacuazione della popolazione nell’area interessata nel raggio di 821 metri (la cosiddetta “zona rossa”) dal punto di rinvenimento dell’ordigno. Inoltre sono state chiuse le Strade Comunali e private nei tratti che ricadevano nell’area di evacuazione. Gli specialisti dell’Esercito sono entrati in azione alle 9, con la prima fase, la più delicata: quella della rimozione dei congegni di attivazione. Si è trattato di una serie di operazioni che gli artificieri hanno effettuato a distanza di sicurezza e che hanno reso l’ordigno meno pericoloso. A seguire, la seconda fase ha visto il trasporto dell’ordigno presso la cava “Albanesi” nel comune limitrofo di Manciano per la definitiva distruzione. Per gli artificieri piacentini, è stato il secondo intervento su una bomba rinvenuta nello stesso cantiere nel giro di quattro mesi. Dall’inizio dell’anno sono oltre 250 gli interventi su ordigni bellici di ogni tipologia effettuati nelle 13 province (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Massa-Carrara, Pisa, Lucca, Pistoia, Grosseto, Livorno, Arezzo, Prato e Siena) di competenza del 2° Reggimento Genio Pontieri.

Foto-Fonte: https://www.piacenzasera.it/2024/11/pontieri-piacentini-disinnescano-bomba-da-240-kg-in-un-anno-oltre-250-interventi/568821/

EDUCAZIONE AL RISCHIO

Si raccomanda sempre di segnalare l’avvistamento di qualsiasi ordigno o presunto tale alle Forze dell’Ordine, evitando di toccare o muovere il manufatto dal punto dove è stato scoperto, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di interdizione, rimozione e bonifica della zona nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento, così da consentire l’intervento dei militari dell’Esercito al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro territorio.

È importante ricordare che, in casi analoghi, è fondamentale evitare di avvicinarsi a congegni esplosivi per la loro potenziale pericolosità e informare immediatamente le Forze di Polizia

Valle d’AostaPiemonteLiguriaLombardia, Trentino-Alto AdigeVeneto,

Friuli-Venezia GiuliaEmiliaRomagnaToscanaUmbriaMarcheLazioAbruzzo,

MoliseCampaniaPugliaBasilicataCalabriaSiciliaSardegna

Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo

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