di Giuseppe Trinchini
Le bonifiche inizieranno con la la rimozione di abbondante materiale bellico della 2° guerra mondiale individuato in dodici punti del fondale dell’avamporto, e nel risanamento di due vasche di raccolta delle Acciaierie con presenza di metalli pesanti e carbone.
Il dragaggio vero e proprio inizierà il 16 luglio con due grossi mezzi che opereranno 24 ore su 24 e riverseranno il materiale nelle vasche di colmata. Questo avverrà in tre zone, divise complessivamente in 68 celle. Nell’area limitrofa all’imboccatura del porto si lavorerà solo di notte, per non intralciare il passaggio dei traghetti e delle altre imbarcazioni.
Infine in una quindicina di «celle» in cui è stato suddiviso il fondale da dragare, sono stati trovati indici di arsenico superiori al limite ad una profondità fra i 3 e i 5 metri, non derivante da attività industriale recente. Si trova sotto forma solida (precipitato) per cui non c’è rischio di diffusione nelle falde.
Un altro lavoro importante è stata la rimozione di circa 300 zolle di posidonia oceanica (ogni zolla 400 piante) con una nuova tecnica che dovrebbe consentire l’attecchimento. La posidonia è stata spostata dall’area di dragaggio al litorale del golfo di Follonica. In tutto il sistema di controllo ambientale ha avuto fino ad ora un costo di circa 700 mila euro (un milione ad operazione conclusa).
Tra pochi giorni tutti i dati in tempo reale saranno disponibili e sul sitodell’Autorità di Porto. «Il nostro obiettivo – spiega Luciano Guerrieri, – è anche quello di informare sulle attività del porto che vanno quindi avanti nel rispetto della piena sostenibilità ambientale, ed il monitoraggio continuerà al di là delle prescrizioni, in vista del bando per la realizzazione del polo di rottamazione che dovrebbe essere disponibile a settembre. Per quanto riguarda l’andamento dei lavori, le operazioni di dragaggio, si concluderanno entro settembre, mentre l’intera opera sarà consegnata per fine aprile 2015»
L’Istituto di Biologia ed Ecologia Marina di Piombino ha già effettuato una serie di monitoraggi sulle acque di balneazione, individuando come punti di monitoraggio uno presso l’area a mare antistante Località «Chiusa» e uno presso l’area a mare antistante Punta Semaforo. Analisi che continueranno per tutta l’operazione di bonifica Fonte: http://www.corriereetrusco.it/2014/07/11/piombino-il-porto-bonificato-da-ordigni-e-veleni/
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