07/05/2016 Ucraina, Charkiv, Pervomajs’kij
Il figlio un 32 enne trova in un burrone un residuato bellico, le fonti non specificano se il giovane rinviene la bomba abbandonata in superficie o la individua per mezzo di una strumentazione adatta. In ogni caso l’uomo trasporta l’ordigno presso la propria abitazione, anche in questo caso non si comprende il mezzo di trasporto utilizzato dal 32 enne. Giunto a casa (19:00 locali), il residuato bellico è consegnato al padre, uomo di 54 anni. Il genitore decide di aprire l’ordigno di fabbricazione “bulgara” per mezzo di una smerigliatrice, (non specificato il tipo di residuato) che nel contempo esplode. Il padre è immediatamente soccorso e trasportato in ospedale, i medici amputano un piede, ma gravi risultano le ferite a braccia, tronco e viso. L’abitazione è semi-distrutta. Il Sindaco della città, Nikolai P. Baksheev, immagina che l’idea d’aprire il residuato bellico sia stato maturato durante uno stato d’ebrezza, ed invita i residenti ad essere più attenti nei confronti dei residuati bellici di non toccarli non rimuoverli, non sollecitarli. Tuttavia, la magistratura in base all’art. 263 del codice penale (trattamento e detenzione di armi ed esplosivi) apre un’inchiesta sul caso in questione. Padre e figlio rischiano una pena tra i 3 e 7 anni di reclusione.
Foto: dozor.kharkov.ua