di Gerardo Rigoni
Cinquecento bombe. Solo a un osservatore distratto potrebbero sembrare tante. Perchè a quasi un secolo dalla fine della Grande Guerra, ogni volta che si scava in profondita si trova una messe di ordigni. Del resto, per quattro anni, tra il 1915 e 1918, quasi ogni giorno sono arrivati carichi di armi per sostenere decine e decine di migliaia di uomini. Così finita la bonifica nel cantiere del nuovo ospedale, si aspetta il nulla osta del genio militare perché i lavori possano ripartire. L’ annuncio l’ha dato il direttore generale dell’Ulss 3 Fernando Antonio Compostella dopo che la ditta padovana specializzata ha consegnato l’area del cantiere ripulito.
Questa seconda bonifica era stata resa necessaria dopo il rinvenimento di alcune bombe risalenti alla prima guerra mondiale nel materiale già asportato. Un ritrovamento che ha seguito le oltre 500 bombe di vario calibro ritrovate con la prima bonifica «Ora è un capitolo chiuso – dice il dg Compostella – E, nonostante si siano persi mesi preziosi per proseguire con il cantiere, appena arriverà il nulla osta del genio militare ripartiremo con i lavori anche se c’è già la neve». «E sottolineo ancora una volta che il cantiere è rimasto fermo per le bombe – aggiunge – Non ci sono stati altri problemi, né di natura economica né per sopraggiunte variazioni nella destinazione del nosocomio asiaghese».
Da parte sua, il sindaco Andrea Gios sottolinea che «la giunta regionale ha deliberato l’approvazione dell’intervento inserito nell’accordo di programma sottoscritto il 1 marzo 2013, un passaggio tecnico necessario per consentire alla Regione di accedere ai 2,8 milioni che sono la prima tranche del finanziamento totale di 19 milioni di euro previsto dall’accordo di programma del Cipe».
Fonte:
http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Provincia/597208_ospedale_bonifica_ok_ritrovate_500_bombe/
25Nov
Ospedale, bonifica ok. Ritrovate 500 bombe
Categories: Bonifica perché
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