Giaceva sul fondo del mare da oltre mezzo secolo, da quando, nel pieno conflitto mondiale, l’Adriatico Nord Orientale era divenuto uno dei più importanti teatri di guerra per il predominio strategico sul controllo delle rotte commerciali e dei rifornimenti navali. A riaccendere la luce dei riflettori è stata la scoperta di un residuato bellico, consistente in un proietto HE da 120mm, localizzato a seguito di segnalazione di un diportista. L’indicazione ha fatto scattare una serie di verifiche e di comunicazioni agli Enti preposti, che hanno condotto, nella prima mattinata odierna, le operazioni finalizzate alla rimozione ed al successivo brillamento di un ordigno risalente all’ultimo conflitto bellico, da parte degli specialisti della Marina Militare Italiana – Raggruppamento Subacquei ed Incursori – Nucleo SDAI di Ancona, in coordinamento con il personale della Guardia Costiera di Monfalcone e della Prefettura di Gorizia. L’ordigno, ritrovato nei bassi fondali della Baia di Panzano, a circa un miglio dalle ostruzioni portuali del canale di accesso al Porto Commerciale di Monfalcone, è stato trainato e portato al largo con il supporto delle Motovedette dislocate presso il locale Comando della Guardia Costiera e successivamente, fatto brillare a distanza di sicurezza, in un’area circoscritta, lontano da diportisti e pescatori, sotto continua vigilanza della Motovedetta CP 564 e del battello pneumatico CG B44. Si raccomanda a tutti gli utenti del mare (bagnanti, diportisti e professionisti) di segnalare sempre agli Uffici della Guardia Costiera, l’avvistamento di qualsiasi ordigno, evitando di toccare o rimuovere l’oggetto dal punto dove è stato individuato, al fine di consentire l’attivazione della corretta procedura di intervento e bonifica della zona nel rispetto delle norme di sicurezza.
Foto-Fonte: https://www.triesteprima.it/cronaca/ordigno-bellico-ritrovato-in-fondo-al-mare.html
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