RIPOSTO (CT). Ci sono volute oltre due ore agli
artificieri del Nucleo Sdai (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) della
Marina militare per recuperare e brillare i due ordigni bellici,
risalenti al secondo conflitto mondiale, avvistati lo scorso 14 agosto
nelle acque della frazione ripostese di Torre Archirafi. Era stato un
sub a comunicare alla locale Capitaneria di Porto le esatte coordinate
dei due proiettili di mortaio adagiati sul fondo marino, ad una
profondità di circa dieci metri. Per oltre una settimana lo specchio acqueo compreso tra il molo e la
chiesa di Torre Archirafi, per un raggio di 150 metri, è stato
interdetto con apposita ordinanza emessa dal comandante della Guardia
Costiera di Riposto, il tenente di vascello Mario Pennisi, per garantire
la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in
mare. Su disposizione della Prefettura di Catania è intervenuto da
Augusta per la bonifica dell’area il personale militare specializzato.
Con loro anche gli uomini della Guardia Costiera di Riposto che, a bordo
della motovedetta CP 888 e del battello veloce GC 335, hanno garantito
il supporto logistico, tenendo anche lontani i curiosi dal luogo delle
operazioni. Una volta recuperati, i residuati bellici sono stati trasportati in mare
aperto, in corrispondenza dei profondi fondali sabbiosi, dove sono
stati fatti esplodere con delle micro cariche. Nel corso della perlustrazione dei fondali, sarebbero stati avvistati
altri ordigni. Non si esclude quindi un nuovo intervento nei prossimi
giorni.
Fonte:
http://catania.livesicilia.it/2013/08/25/ordigni-bellici-in-mare-intervento-del-nucleo-sdai_256207/
26Ago
Ordigni bellici in mare Intervento del Nucleo Sdai
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