FELTRE. Sono passati sei mesi da quando a ridosso della chiusa di Anzù è emersa una ventina di grossi proiettili risalenti alla seconda guerra mondiale che occultati sotto terra sono stati portati alla luce, anzi trascinati nel bacino del torrente Sonna, a seguito di piogge copiose che in quei giorni di giugno fecero ingrossare il corso d’acqua aumentando la forza erosiva. Ebbene, allora fu un socio del Bacino di pesca 10 a fare la scoperta e a segnalare il tutto a chi di competenza, tanto che nei giorni successivi una squadra dei vigili del fuoco dotato di mezzo anfibio eseguì una verifica del munizionamento presente. Solitamente in questi casi si mette in moto la procedura che serve a disinnescare gli ordigni, ma finora non risultano operazioni di bonifica e il timore dei pescatori è che dopo la piena dei giorni scorsi parte dei proiettili possa essere stato trascinato via dalla forza dell’acqua. Non appena possibile, cioè quando la pioggia darà una tregua e il livello del torrente scenderà un poco, i soci del bacino 10 eseguiranno un altro sopralluogo per verificare se il materiale si è mosso.
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