Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Napoli: fatta brillare bomba in mare da Marina Militare

Categories: Bonifica perché

Napoli, 6 giu. – (Adnkronos) – Si è completata oggi, con il riuscito brillamento di una bomba d’aereo americana avvenuta nelle acque antistanti il litorale di Miseno, nei Campi Flegrei, l’operazione di bonifica eseguita dai palombari del Nucleo Sdai (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) del Raggruppamento Subacquei Incursori ‘Teseo Tesei’ della Marina Militare. Il brillamento di oggi è stato giudicato uno dei più difficili e complessi eseguito dagli artificieri della Marina nell’ambito di questa operazione di bonifica: si è infatti tratatto di una bomba del tipo Demo da ben 1.100 libbre, circa 500 kg di esplosivo inseriti in un involucro cilindrico di ferro di una lunghezza di poco inferiore ai 2 metri per circa 50 centimetri di diametro. L’ordigno, risalente alla Seconda guerra mondiale, si trovava su un fondale di circa 13 metri di profondità, nelle immediate vicinanze di un allevamento di mitili a Miseno. Le due spolette a percussione, una di testa e una di coda, dopo una permanenza in mare di oltre 70 anni si presentavano estremamente deteriorate e, pertanto, molto pericolose. L’ordigno è stato trainato lentamente al largo con l’ausilio di appositi galleggianti che lo mantenevano a pochi metri al di sotto del pelo dell’acqua. Giunto sulla verticale del punto prefissato per il suo brillamento, a circa 3,5 miglia dalla costa, su un fondale sabbioso con oltre 120 metri di profondità e lontano da condotte sottomarine, alla bomba, sospesa a circa 20 metri dalla superficie, è stata applicata una contro-carica di circa 6 kg di tritolo, collegata al detonatore con un cavo elettrico.L’esplosione del residuato bellico ha creato una colonna d’acqua di oltre 50 metri d’altezza e un’onda d’urto avvertita persino dall’Osservatorio Vesuviano, preventivamente allertato. Fonte:http://napoli.repubblica.it/dettaglio-news/-/4509669

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