Durante un lavoro agricolo in località Ivanyan Askeran, un contadino sterra una bomba inesplosa, naturalmente la bomba è distrutta dal gruppo artificieri. Tuttavia è in corso uno studio-mappatura delle zone più contaminate da ordigni inesplosi: mine, granate, colpi di cannone, missili, obici, mortaio, etc, etc. Il territorio è colmo di ordigni inesplosi risalenti alla seconda guerra mondiale, ma soprattutto di residuati bellici risalenti ai conflitti del 1991-94. A proposito di quest’ultimo conflitto il dott. Ашот Бегларян editorialista del giornale web NKR-News.com denuncia quanto sia pericoloso per i connazionali la convivenza con tali oggetti di un passato molto prossimo. A far data del giorno dell’armistizio (maggio 1994) nel corso delle operazioni di sminamento concentrate su 15.000 ettari nel territorio Martakert gli artificieri rinvengono più 100.000 ordigni inesplosi. Il giornalista paragona l’attuale emergenza “residuati bellici” a quella patita in Afghanistan. E non ha torto infatti il Governo ha già messo a punto un piano di sminamento a larga scala ed una campagna d’informazione rivolata ai residenti. Impegni questi ultimi assunti da una delle più note società di sminamento Halo Trust.
Foto: nkr-news.com