Di Luigi Antonio Colecchia
Sono stati ritrovati all’interno dei locali comunali di Palazzo Sant’Angelo sette bellissimi esemplari di pistole a tamburo risalenti alla Prima Guerra Mondiale. L’importante scoperta è stata fatta durante delle operazioni di pulitura dei locali stessi. Le armi, insieme ad alcune suppellettili provenienti da un arredo ecclesiastico, sono state reperite all’interno di una vecchia scatola ed erano corredate di tutta la relativa documentazione. Queste, infatti, pare fossero state richieste dal Comune di Monopoli al Ministero della Difesa già alla fine dell’800 e sarebbero servite per armare i Vigili Urbani. Il Ministero, però, inviò le stesse alla Città di Monopoli solo alla fine della Grande Guerra, così come attestato dai documenti che riportano la data del 1924. Il prezzo pagato da Monopoli al Ministero per l’acquisto delle stesse fu di 80 lire.
Fonte articolo e foto:
http://www.canale7.tv/news/monopoli-ritrovato-il-tesoro-dei-vigili-urbani.html?PHPSESSID=va1vu7ofk2jptpk8h3skb1sku7#.UUTYszehCPY
Mi permetti di dubitare fortemente della datazione di quelle due pistole?
Si tratta di due pistole a spillo, e l’Italia ha utilizzato pistole simili (non uguali, perché queste paiono di fabbricazione francese o belga) dal 1861 al 1873.
Nel 1873 fu abbandonato il munizionamento a spillo sulle armi corte a favore del munizionamento a percussione centrale.
I Vigili Urbani già nell’ottocento erano dotati della rivoltella Chamelot Delvigne mod. 1873, e successivamente della Glisenti 1886 (o 1889) e della Baston Bodeo.
Che due armi a spillo possano essere state consegnate cinquant’anni dopo la loro dismissione, mi sembra assolutamente improponibile, soprattutto se si considera che nel 1886 era stata inventata la polvere infume, e non aveva alcun senso distribuire nel 1924 armi a polvere nera…
Certo Massimo, il blog è aperto a tutti. Oltretutto ciò che scrivi è pure istruttivo..alla prossima g.l.