«Vicenza è stata molto fortunata perché una delle tre spolette della bomba era a meno di un millimetro dal detonatore. In pratica stava per esplodere». Basterebbe questa frase per convincere anche i più scettici; quelli, cioè, che fino all’alba del 25 aprile ritenevano il Bomba day un’operazione «esagerata», «sproporzionata» o «eccessiva». Eppure quel maxi-intervento che ha tenuto in scacco 27 mila persone si è rivelato più difficile del previsto. Due sospensioni, una quindicina di criticità in fase di sgombero e un lungo lavoro di disinnesco durato complessivamente sei ore, che ha costretto i vicentini a rimanere lontani da casa dalle 8 di mattina alle 16.
PRONTA AD ESPLODERE. «Sì – confessa il commissario Achille Variati, poco dopo aver dato il via libera al rientro nelle abitazioni – pensavo si potesse concludere il tutto molto prima. Tuttavia c’è stata qualche complicazione con due interruzioni delle operazioni. Inoltre l’ordigno non si trovava nelle condizioni migliori». (…)
PRONTA AD ESPLODERE. «Sì – confessa il commissario Achille Variati, poco dopo aver dato il via libera al rientro nelle abitazioni – pensavo si potesse concludere il tutto molto prima. Tuttavia c’è stata qualche complicazione con due interruzioni delle operazioni. Inoltre l’ordigno non si trovava nelle condizioni migliori». (…)
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Nicola Negrin
Fonte: http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cronaca/712582_mancava_un_millimetro_cos_quella_bomba_stava_per_esplodere/
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