Tripoli, 14 giu 19:30 – (Agenzia Nova) – La Missione bilaterale italiana di assistenza e supporto in Libia (Miasit), il Centro per lo sminamento libico (Libyan mine action) e gli ingegneri militari libici hanno iniziato oggi a lavorare su attività di sminamento umanitario a Tripoli. Lo riferisce una nota su Twitter dell’ambasciata d’Italia in Libia. In un messaggio trasmesso sul profilo Facebook del Gna lo scorso 9 giugno, il capo del Consiglio presidenziale, Fayez al Sarraj, ha rivelato che il suo governo ha “stretto con l’Italia un accordo per ricevere supporto tecnico e competenze per rimuovere mine e residuati bellici”. Già la scorsa settimana, nel corso di una conversazione telefonica, Sarraj aveva chiesto presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “assistenza per il rilevamento e la rimozione” delle trappole esplosive piazzate dalle forze alleate al generale Haftar durante le ultime ritirate dal fronte. Secondo le autorità del Gna, dopo il loro ritiro dai quartieri a sud di Tripoli e da Tarhouna, le forze dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) hanno disseminato abitazioni, edifici e infrastrutture di mine e ordigni esplosivi improvvisati con l’obiettivo di impedire il pieno controllo delle zone al governo libico riconosciuto. In questi giorni sono già diverse le vittime tra civili e artificieri provocate dall’esplosione di mine e ordigni. Secondo i rapporti del ministero della Giustizia del Gna, il bilancio delle esplosioni di mine ha raggiunto i 34 morti e i 50 feriti. (Lit) © Agenzia Nova – Riproduzione riservata
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