Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

News

Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Le bombe da mortaio, caricate ad alto esplosivo, sono state rinvenute nei pressi di un’azienda agricola

Categories: Bonifica perché

Esercito Italiano

Comando Forze Operative Nord di PadovaComando Forze Operative Sud di NapoliComando Truppe alpine

ArezzoLivornoPistoiaGrossetoFirenzePratoPisaLuccaMassa Carrara

Siena-Castiglione d’Orcia

Nei giorni scorsi sono stati rinvenuti, nei pressi di un’azienda agricola nel comune di Castiglione d’Orcia, tre ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. I Carabinieri di Campiglia d’Orcia, su segnalazione di un residente di un comune limitrofo, sono prontamente intervenuti per delimitare l’area e richiedere l’intervento degli artificieri. Oggi, in mattinata, su richiesta della Prefettura di Siena, sono giunti sul posto gli specialisti dell’Esercito provenienti dal Secondo (2°) Reggimento Genio Pontieri di Piacenza (Comando Forze Operative Nord di Padova) che hanno per prima cosa messo in sicurezza la zona e poi hanno individuato un’area idonea, tra l’altro limitrofa, dove le tre bombe da mortaio da 60 mm di diametro, caricate ad alto esplosivo, sono state fatte brillare in tutta sicurezza. Dopo oltre 70 anni vengono ritrovati quotidianamente ordigni bellici che sono potenzialmente ancora letali e dunque non vanno toccati ma immediatamente segnalati alle Forze dell’Ordine.

Foto-Fonte: https://www.oksiena.it/news/tre-ordigni-bellici-fatti-brillare-a-castiglion-dorcia-040121214848.html

Valle d’AostaPiemonteLiguriaLombardiaTrentino-Alto AdigeVeneto,

Friuli-Venezia GiuliaEmiliaRomagnaToscanaUmbriaMarcheLazioAbruzzoMolise

CampaniaPugliaBasilicataCalabriaSiciliaSardegna

CondividiShare on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn