Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

La notte più lunga di Giovanni Lafirenze

Categories: Bonifica perché

 

Presentazione del romanzo, reading e dibattito sui misteri consci e
inconsci della guerra in collaborazione con Emergency
e con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra
ONLUS
Giovedì 28 maggio alle ore 19,30 presso ARTES CAFé in piazza Mercantile, 35 a Bari
Intervengono:
Giovanni Lafirenze – Autore
Giuseppe Milano – Giornalista
Armando Merenda – Voce narrante
Attivisti di Emergency
Modera:
Laura Migliaccio
Un racconto che confonde, che non chiarisce del tutto la propria
dinamica: si tratta di sogno o incubo? Narrazione dettata sin dalle prime
pagine dal coma farmacologico in atto? Che sia un viaggio tra le righe di un
dimenticato, ma autentico copione teatrale? Oppure queste pagine evocano
davvero vecchie ed attualissime infami realtà patite ieri come oggi in ogni
zona del nostro mondo? E se per assurdo le guerre politiche, di religione,
etniche fossero per una ristretta cerchia d’autori-maestri, infernali spettacoli
da far interpretare ovunque sia possibile?
Una serie di interrogativi utili
per comprendere a fondo il significato del primo romanzo di Giovanni Lafirenze, La Notte più Lunga (Florestano Edizioni), già noto per i
suoi numerosi saggi sulla bonifica bellica, passione e professione dello stesso
autore. Un libro che narra la storia personale e, in chiave quasi teatrale,
quella del mondo intero flagellato da conflitti, guerre e incomprensioni,
consce e inconsce, che, come ama ricordare Lafirenze anche con la sua opera
quotidiana, non finiscono mai, ma continuano a mietere vittime anche dopo la
loro conclusione attraverso residuati bellici che invadono le città e
territori.
La Notte
più Lunga
, quindi, si prefigura come una vera e propria metodologia
differente di raccontare l’orrore della guerra e i misteri che l’umanità
continua a patire anche a livello inconscio raccontando, per mezzo del
protagonista omonimo dell’autore, storie, esiti psicologici e conseguenze fisiche
in un turbinio di dialoghi, protagonisti reali e metaforicamente inventati e
luoghi di vita vissuta divenendo così testimonianza di un mondo, passato e
presente, flagellato da conflitti di ogni tipo.
A testimoniare l’attualità del
tema, l’evento di presentazione del primo romanzo di Giovanni Lafirenze che si svolgerà quindi giovedì 28 maggio presso l’Artes Café (piazza Mercantile, 35 – Bari)
dalle ore 19.30
con il patrocinio dell’Associazione
Nazionale Vittime Civili di Guerra ONLUS
,  coinvolgerà gli attivisti
di Emergency,
associazione no profit impegnata fin dalla sua fondazione nella cura delle
vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà e nella
sensibilizzazione sui suddetti temi, con i quali, dopo le letture di alcuni
passi tra i più significativi del testo attraverso la voce narrante di Armando Merenda e mediante gli
interventi del giornalista Giuseppe
Milano
, si instaurerà un vero e proprio dibattito sui temi fulcro della
narrazione che sarà moderato da Laura
Migliaccio
.
Durante l’evento, ad ingresso
libero e gratuito
, sarà a disposizione degli ospiti uno speciale “AperìEmergency”,
l’aperitivo solidale al costo di 8 euro di cui due saranno devoluti
all’associazione.
Scheda
del libro:
Una storia, strana, irreale sin dal primo capitolo: Il
protagonista incrocia il luogo del suo stesso incidente e vive gli ultimi suoi
momenti da uomo sano in un’altra epoca. Potrebbe tutto ciò apparire reale,
veritiero? Assolutamente no. I successivi incontri con i personaggi presenti in
quegli “strani luoghi”, li ritrova in un’altra dimensione, quando è in coma. La
Nina, l’amico Vittorio, l’uomo con la cicca in bocca, il maestro su uno strano
palco teatrale, l’anima rancorosa, vittima di un residuato bellico che uccide
anche la sorellina. Infine, le tre figure annientate da una bomba. Un racconto
che confonde, che non chiarisce del tutto la propria dinamica: si tratta di
sogno o incubo? Narrazione dettata sin dalle prime pagine dal coma
farmacologico in atto? Che sia un viaggio tra le righe di un dimenticato, ma
autentico copione teatrale? Oppure queste pagine evocano davvero vecchie ed
attualissime infami realtà patite ieri come oggi in ogni zona del nostro mondo?
E se per assurdo le guerre politiche, di religione, etniche fossero per una
ristretta cerchia d’autori-maestri, infernali spettacoli da far interpretare
ovunque sia possibile? L’unica certezza è che il personaggio “Giovanni”,
proprio come teme la moglie Giada, in futuro non sarà più la persona di sempre,
né in casa né sul lavoro. Riuscirà a deludere colleghi, amici e famigliari.
Impedito da molteplici problemi di natura fisica e psicologica, trasmetterà
continuamente ansie, paure, nervosismi e rancori. In casa non giocherà più con
i propri figli. Ettore non riceverà mai i baci sperati. Vivrà eternamente e
come un fantasma all’ombra di un inesistente se stesso fermato, e forse ucciso,
da quella frana mentre svolgeva il suo lavoro di bonificatore.
Biografia
di Giovanni Lafirenze:
Giovanni Lafirenze nasce a Bari il 5 Settembre del
1959. Nel 1976 compiuti i sedici anni parte come volontario alla Scuola Allievi
Sottufficiali di Viterbo. In seguito è trasferito alla Scuola Telecomunicazioni
di Chiavari, dove consegue la specializzazione di “Operatore Ponti Radio”.
Conquistato il suo primo “successo”, viene distaccato presso la Caserma Cadorna
di Bolzano. In seguito a malincuore, si distacca da quelle mostrine che ha
sempre ammirato lasciandosi coinvolgere da una nuova professione. Il cercatore
di bombe. A permetterglielo è la BO.CA.MI. di Milano, una ditta specializzata
al recupero bellico, sia in terra sia in mare. Dopo due anni consegue il
brevetto da rastrellatore BCM n.178. I colleghi più anziani gli consegnano a
piene mani esperienze che Giovanni stesso nel tempo trasmette ai più giovani.
Nel 2002 consegue il brevetto d’assistente tecnico B.C.M. n. 165, ma non
dimentica mai il suo passato da rastrellatore. Ormai la BO.CA.MI. non esiste
più e Giovanni nel frattempo presta la sua opera presso altre ditte,
specializzate anch’esse nel recupero ordigni bellici. Conosce altri colleghi,
ma la sua vita non cambia. Almeno fino al 13 Novembre del 2004 quando alle ore
10:30 subisce un grave incidente che lo costringe ad un coma farmacologico di
sette giorni. Dopo qualche tempo di convalescenza, Giovanni Lafirenze riprende
ad occuparsi di bonifica e lo fa anche a livello informativo scrivendo saggi
storici e fonda il suo blog www.biografiadiunabomba.blogspot.it nel quale
raccoglie notizie provenienti da ogni parte del mondo riguardanti, ovviamente,
la guerra e i suoi residuati.

 

Dal 2013 è impegnato con l’Associazione
Nazionale Vittime Civili di Guerra come referente del dipartimento “Ordigni
bellici inesplosi” con la quale ha riaggiornato le sue precedenti
pubblicazioni: “La Mia Bonifica” e “Schegge Assassine” (Florestano Edizioni).
Nel 2014 Giovanni Lafirenze pubblica il suo primo romanzo dal titolo “La notte
più lunga”, riassunto in forma romanzesca del suo vissuto: l’incidente, gli
incontri, le guerre, reali e interiori legati dal filo conduttore di sempre
ovvero la bonifica bellica.

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