Le truppe irachene continuano a penetrare nei quartieri occidentali della città. La giornalista iraniana Shifa Gardi, trent’anni, collaboratrice della Tv curda Rudaw, mentre è a bordo di un mezzo per allestire un servizio televisivo sui combattimenti a Mosul è uccisa dall’esplosione di una mina celata in strada. La detonazione dell’ordigno ha ferito gravemente Younis Mustafa, cameramen della Tv succitata. Stesse ore: Muqdad Ghalib Hamid è un ex sfollato rientrato con i figli nel villaggio periferico di Barima, tra macerie e desolazione trova la propria abitazione in buone condizioni. Muqdad entra in casa, appare tutto in ordine, nota sul tavolo il telecomando del televisore. Ingenuamente pensa di controllare se la parabola ha resistito ai bombardamenti. Preme il pulsante del telecomando, il televisore esplode. All’interno della tivù i terroristi avevano applicato una mina collegata al telecomando. Muqdad muore un suo fratello gravemente ferito è trasportato in ospedale.
Foto-Fonte: rudaw.net
Fonte: telegraph.co.uk
Yet as he picked his way down streets razed by air strikes, he was delighted to find the family home still intact. Inside, he picked up the TV remote, wondering if the satellite dish still had a signal. A huge explosion followed, killing the father of two and leaving his brother badly injured.