28/02/2016 Palestina, Gaza, Jabaliya
In località Jabaliya a nord della città di Gaza, un residuato bellico uccide Suhayb Saqir, un bimbo di soli cinque anni. Musab, il fratello, sei anni resta gravemente ferito. I due bimbi subiscono l’esplosione mentre rientrano a casa o forse no, questo dettaglio le fonti non lo chiariscono. Sicuramente i bimbi raccolgono l’ordigno che sollecitato detona. Questa è la notizia che appare tra le testate web nazionali o internazionali. Avremmo voluto conoscere più dettagli a proposito dei fratellini, ma non è stato possibile. Sempre le stesse fonti, affermano che sul territorio della Striscia di Gaza siano presenti 7.000 ordigni inesplosi. Qualcuno li avrà contati ? Per numerare gli ordigni è indispensabile individuarli, durante operazioni di bonifica, altrimenti i numeri non possiedono credibilità. Oltretutto come inserire nel contesto del risultato finale (7.000) gli ordigni interrati, non visibili ? Poi, dopo tanti anni di guerra, 7000 ordigni appare una cifra di gran lunga sproporzionata per difetto, molto per difetto. Per ordigno bellico s’intende: mina, colpo d’artiglieria, bombe avio lanciate, clusters, detonatori, spolette, eccetera, eccetera. Perciò non minimizziamo numeri per tranquillizzare qualche “potente” coscienza e numerosi lettori, sembrerebbe offendere per la seconda volta Suhayb e Musab che forse quel giorno volevano solo tornare dai loro genitori.
Giovanni Lafirenze
Foto: unrwa.org