Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

In Donetsk because of the explosion of a shell killed a child,

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UcrainaDonec’k

In Petrovs’ky land three kids from the N.105 school note a “bizarre” object on the ground. They do not recognize the danger, but how could have they? The oldest was almost 10. However, the kids start throwing rocks at the unexploded device. Rocks, stones again and again. Then, the bomb is hit, the rock satisfies their curiosity. The bomb explodes, a spherical wave full of red-hot splinters hit the little kids, the oldest gives to the others a last smile, in few days there would be his birthday, he would have celebrated with friends and family. The smallest one wants his mother and starts calling her name. The third one would like to run away. They hold on together, they hold their hands, and then very slowly they return to their home. Help reaches the site and the victims are transferred to the Petrovskiy Hospital. S.J.A.L.

Nel territorio di Petrovs’ky tre bambini appartenenti alla scuola N. 105 in un impianto sportivo, posato sul campo, notano un oggetto “strano” i bimbi, non intuiscono pericoli, come potrebbero, il più grande avrebbe compiuto 10 anni il 12 novembre. Tuttavia, i ragazzini iniziano a lanciare sassi in direzione dell’ordigno inesploso. Scagliano sassi, sassi e poi sassi. La bomba è colpita, centrata, il sasso ha esaudito il desiderio dei ragazzini della scuola 105. L’ordigno esplode, una sfera infuocata colma di schegge arroventate, investe i corpi ragazzini, il più grande sorride ai suoi amici, domani sarebbe stato il suo compleanno, avrebbe festeggiato con famigliari ed amici. Il più piccolo cerca la propria madre, dolcemente ed inutilmente proferisce il suo nome. Il terzo amichetto, vorrebbe scappare, correre altrove, non è possibile perciò continua a confortare i suoi amici, i tre piccoli amici si stringono le mani e lentamente, molto lentamente si avviano verso le proprie case. Sul posto giungono i soccorsi, le vittime vengono trasportate presso l’ospedale di Petrovskiy.

Foto: pressenza.com

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