Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Illustrissimi di Biografia di una bomba…

Categories: Editoriali

Riceviamo e pubblichiamo:

Il Vostro commento si è basato su di una fonte che non ha nessuna competenza ed autorevolezza nel descrivere il nostro operato, infatti si tratta di un articolo giornalistico il cui autore non ha peraltro consultato neppure l’organizzazione dello scavo. Esso è stato condotto dall’Italian Recovery Team, ossia dal gruppo di scavo del Museo Gotica Toscana e del Museo della Seconda Guerra Mondiale del fiume Po, con esperienze, oltre che sul territorio nazionale, anche, ad esempio, nel deserto dell’Africa Settentrionale, a Cefalonia e alle Fosse di Kirov in Russia. Trattandosi di un’indagine con metodologia archeologica, la stessa è stata autorizzata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia. Sulla base, inoltre, del Decreto Legislativo 22 Gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni Culturali e del Paesaggio, ai sensi dell’Articolo 10 della Legge 6 Luglio 2002, n. 137, vi è stato anche l’intervento degli Archeologi della Società Archeologica SAP. Questo scavo rappresenterà un riferimento per il futuro in quanto per la prima volta il MiBACT ha dato una Concessione di Scavo per un sito relativo alla seconda guerra mondiale, in quanto anche i materiali risalenti al secondo conflitto mondiale sono entrati di pertinenza della Soprintendenza. Lo scavo è stato preceduto sia da una scansione magnetometrica che da una mediante georadar per localizzare e quantificare l’entità dei resti e solo in virtù dei risultati è stata scelta una modalità esecutiva di scavo stratigrafico. Con la direzione tecnica di un archeologo specializzato di prima fascia (con esperienza trentennale) si è proceduto alla rimozione graduale del deposito stratificatosi nel tempo (mediante mini escavatore meccanico e scavo manuale), ottenendo la ricostruzione integrale del contesto del sito. Come da prassi, al rinvenimento di un qualsiasi ordigno sarebbero stati tempestivamente coinvolti gli artificieri dell’Arma del Genio. Sempre a Vostra disposizione per ogni chiarimento, esprimiamo i sensi della nostra stima.

Italian Recovery Team

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