Non è semplice per chi scrive confrontarsi con ciò che accade nel mondo e non mi riferisco solo a Nizza, Dacca, Bruxelles o altri luoghi aggrediti dall’improvviso boato prodotto dai gruppi criminali di turno. Non è facile ammutolire una coscienza che vorrebbe adoperare penne e tastiere per scrivere di ciò che accade in Sri Lanka, nel Sudan del Sud, in Siria. Tra l’altro, penso, c’è chi è già impegnato in tal senso, infatti i grandi numeri (vittime=stragi=guerre in corso) attirano l’interesse dalla cronaca mondiale, ottimo esempio ciò che accade in Turchia. A biografiadiunabomba l’ingrato compito di risaltare l’incidente che non produce cronaca d’effetto, quindi interesse del lettore, magari anche infastidito da vicende minori e, prive di quel clamore che attirerebbe l’attenzione (emozione) di tutti, compreso gli abitué del “bar dello sport”. Tante pagine dovremmo dedicare all’argomento “terrore”, ma il portale web deve continuare a dare spazio alle vittime che non producono notizia. Alle vittime che non riceveranno mai un fiore, un peluche, un qualsiasi ricordo da nessuno. In Afghanistan, località Andar, Provincia di Ghazni il genitore è sul trattore, a bordo del mezzo agricolo anche i 4 bambini. Il veicolo procede per la sua strada, i bambini forse, si divertono, il padre nonostante tutto (…) sorride. L’incedere del mezzo crea una cortina di polvere che rende difficoltosa la respirazione, i bimbi continuano a parlottare fra loro. Un secco e potente boato investe il mezzo agricolo. I piccoli sono scaraventati lontano, il mezzo è avvolto dalle fiamme. Ad esplodere è stata una mina, dicono, posata dai talebani o forse più datata. I cinque passeggeri sono gravemente feriti, al tronco, arti, viso, ustioni su gran parte dei loro corpi. Sul posto giungono i soccorsi, i feriti trasportati presso l’ospedale di Kabul. Per una ragazzina non c’è più nulla da compiere, esangue e straziata giunge in ospedale priva di vita. La sorellina, i due fratelli, il padre restano in gravissime condizioni. Giovanni Lafirenze
Fonte e foto: pajhwok.com
A man, his three daughters and two sons,who were travelling in a tractor to their farms,were injured when their vehicle struck the landmine. Mohammad Qasim Desiwal, the district’s administrative head, confirmed the incident and said the injured had been evacuated to central and district hospitals. “Of the three girls later succumbed to her wounds, while another was referred to a Kabul hospital.”