Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

I carabinieri mettono in guardia i «collezionisti»

Categories: Bonifica perché

BOLOGNA – «Ci sono persone che detengono ordigni micidiali, magari a
decine e come fossero soprammobili, che possono essere molto pericolosi.
Anche a distanza di 70 anni o più, infatti, possono mantenere la
potenzialità esplosiva originaria». A lanciare l’allarme sono i
Carabinieri di Bologna, che vogliono mettere in guardia i cittadini
sulla diffusione di un tipo di collezionismo, quello di ordigni bellici,
bombe da mortaio e mine, che a quanto pare è molto diffuso e
pericoloso. È un hobby da evitare, avvertono i Carabinieri, invitando
eventuali collezionisti pentiti a farsi avanti per lasciare spazio agli
artificieri e bonificare le loro case trasformate in arsenali (magari
all’insaputa dei vicini). I militari si sono imbattuti in questo
fenomeno due settimane fa, quando hanno arrestato un uomo di 48 anni di
Monghidoro, sull’Appennino bolognese, che in casa aveva un vero e
proprio museo di mine, bombe da mortaio, cartucce ed elmetti. Fa
l’imbianchino e aveva stipati in cantina e sottotetto un centinaio di
ordigni attivi (ce n’erano di americani, inglesi e tedeschi), oltre che
proiettili, elmetti, stemmi e altri reperti bellici. «Faccio la
collezione, sono un appassionato, le so gestire e so come vanno tenute.
Se si tengono e si maneggiano in un certo modo, non sono pericolose», si
è difeso l’uomo, che è finito in manette per detenzione di materiale
esplosivo e ordigni bellici. Poche ore dopo è finito in manette anche un
uomo del 48enne, un operaio edile di 53 anni sempre di Monghidoro, che
aveva la stessa passione: nello scantinato, i militari hanno trovato una
bomba a mano inglese, proiettili (ancora in uso all’Esercito) e
tantissimi altri reperti di guerra. Vive in un condominio e i vicini
sono rimasti piuttosto sorpresi quando hanno saputo cosa teneva in
cantina.
La preoccupazione dei Carabinieri, però, è soprattutto quella di
mettere in guardia della pericolosità di questi ordigni, che «se non
sono stati disinnescati possono provocare una detonazione in qualunque
momento. Magari sono ancora riempiti della carica esplosiva e la persona
non se ne rende conto. Li tengono come soprammobili ma possono cadere e
far saltare per aria un intero palazzo». Della vicenda di Monghidoro si
sono occupati i Carabinieri della compagnia di San Lazzaro di Savena.
Ai militari, sono state proprio le persone di Monghidoro a raccontare
che ci sono in giro molti appassionati di armi da guerra che vanno in
giro per l’Appennino (che «ne è pieno, soprattutto nella zona della
linea gotica», dicono i militari) a cercarle come fossero funghi. Tutto è
iniziato da uno strano episodio avvenuto a marzo, quando un cittadino
segnalò il ritrovamento di un ordigno nel bosco di Cá de Marchi, vicino a
Monghidoro. I militari, come sempre in questi casi, avevano recintato
l’area e avvisato l’Esercito, che poi interviene con i propri
artificieri. Dalla mattina alla sera, però, l’ordigno è sparito: i
Carabinieri se ne sono accorti nei giri di pattugliamento previsti in
questi casi e si sono messi a indagare, facendo domande in paese. È così
che sono arrivati al 48enne (che ora ha un obbligo di dimora a
Monghidoro come l’amico 53enne), ma hanno anche scoperto che di questi
collezionisti ce ne sono in giro molti. Di qui la decisione di lanciare
un allarme. L’ordigno sparito? «Non ci era mai successa una cosa del
genere», dice Maurizio Pallante, vicecomandante della compagnia di San
Lazzaro. Pochi giorni, però, è stato ritrovato in un fosso della zona.
Si vede che le domande dei Carabinieri hanno spaventato il collezionista
di turno. (Dire)
Fonte:
 http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/20-maggio-2013/bombe-salotto-musei-mine-allarme-lo-strano-hobby-2221232610166.shtml
                                                          Foto:www.dire.it

 

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