Si è appena festeggiato il 2 giugno che ricorda anche la nascita dell’attuale Esercito Italiano. Fra i tanti caduti e mutilati (militari e civili), reduci e sopravvissuti di una guerra cruenta sarebbe necessario formalizzare finalmente anche un altro ricordo: mi riferisco a tutti coloro che volontariamente si offrirono per diventare “sminatori”, e quindi procedettero alla bonifica dell’Italia dall’immenso numero di ordigni esplosivi bellici che ovunque si trovavano, in superficie o interrati. Sono consapevole che il ricordo di eventi eccezionali è destinato nel tempo a svanire, ma queste centinaia di morti sul lavoro (appunto gli sminatori), andrebbero comunque ricordati almeno una volta all’anno dedicando loro una giornata o almeno due parole.
Fonte: Panorama