Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Frascati: ordigno bellico non pericoloso perché non innescato ?

Categories: Bonifica perché

A Frascati qualcuno rinviene un ordigno risalente alla
seconda guerra mondiale. A dare la notizia un giornale web dei Castelli Romani.
Tuttavia l’articolo sembra mancare dei requisiti minimi che dovrebbe possedere
un pezzo giornalistico in grado d’informare davvero i lettori. Certo affermare
che si tratti di un ordigno anziché un altro già potrebbe essere un segnale che
l’inviato stia ricevendo dati non esatti, quindi da una fonte diretta non
affidabile. Ma questo è un piccolo dettaglio, la vera chicca, anche se non si
comprende l’identità del personaggio fonte, la si legge tra le ultime righe:
“  ordigno risultato
innocuo perché non innescato”.
Ordigno bellico, residuato bellico, innocuo perché non
innescato?
E che vuol dire?
L’ordigno in quanto tale non è mai innocuo, il suo interno
contiene esplosivo no farina o cera pongo, perciò è bene chiarire (per il bene
di tutti) che non esistono residuati bellici non pericolosi in quanto non
innescati. Comprendo che l’interlocutore del giornalista abbia distorto la
notizia per non destare preoccupazioni all’interno dell’Istituto Maestre Pie
Filippini, ma in codesto modo si rischia, anzi è certa la divulgazione di
messaggi sbagliati, sbagliatissimi. Sarebbe sufficiente entrare in questo
stesso blog  per rendersi conto di quante
persone convinte di trovarsi al cospetto di materiale “innocuo” hanno poi
subito danni fisici da esplosione. È un po’ come spiegare ai ragazzini delle
scuole quel petardo è sicuro e quell’altro no. Ben sapendo che se utilizzati in
modo improprio tutti i petardi sono pericolosissimi. Ma torniamo alla bomba
rinvenuta nell’Istituto: “non costituisce pericolo perché non innescata”. Immaginiamo
per un attimo la stessa bomba avvolta da un piccolo incendio, ma davvero il
calore delle fiamme non avrebbero provocato la detonazione dell’oggetto di
guerra perché a dire della fonte “ordigno non innescato”? E se un giardiniere o
altro ospite per curiosità avrebbe raccolto il manufatto, stretto tra le mani per
pura curiosità l’avrebbe girato e rigirato provocando al residuato numerose e
gravi sollecitazioni davvero l’ordigno non sarebbe mai esploso ? Che dire,
penso d’aver abbondantemente chiarito il mio punto di vista. Al cronista un
semplice consiglio, la prossima volta è meglio se intervista, trattandosi di
ordigni qualche artificiere.  

Giovanni Lafirenze

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