Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Finito il ‘Bomba Day’, ora i cittadini di Taggia, Riva Ligure, Castellaro e Sanremo possono tornare a casa

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Ore 20, è terminato il bomba day. E’ stata eliminata alcuna l’ultima zona rossa intorno alla bomba nel torrente Argentina. Ora tutti gli abitanti di Taggia, Riva Ligure, Castellaro e Sanremo possono rientrare a casa.  La comunicazione è arrivata nel corso della conferenza stampa con il Prefetto Armando Nanei, insieme al Maggiore Elvio Pascale del 32° Genio Guastatori (Comando Truppe Alpine Bolzano) della Brigata Alpina Taurinense dell’Esercito, alla presenza dei sindaci Mario Conio di Taggia e Giorgio Giuffra di Riva Ligure, oltre alle numerose autorità civili e militari che per tutte la giornata hanno seguito l’evoluzione delle operazioni sull’ordigno bellico. Ci sono volute circa 10 ore per rendere inerte la bomba da 1000 libre della Seconda Guerra Mondiale che dal 22 aprile tiene in ballo la provincia di Imperia. Gli artificieri, hanno iniziato le operazioni alle 9 di stamattina, hanno dovuto prima procedere a spostare la bomba dal camion dove era custodita. Una volta rimosso il mezzo è stata chiusa all’interno di una quarta parete a completamento della Camera di Contenimento. Solo a quel punto sono iniziate le operazioni di despolettamento, finalizzate a eliminare le due spolette dell’ordigno. La prima, quella di coda è stata rimossa con la ‘chiave a razzo’, un procedimento immediato, per la seconda, invece, i militari hanno dovuto utilizzare lo ‘swordfish’, una fresa che sfrutta un getto ad alta pressione di acqua e sabbia granitica, per tagliare l’involucro e quindi la sezione dell’ultima spoletta rimanente. Si è proceduto con questo metodo perché la parte di testa da eliminare dalla bomba era troppo deteriorata. Quindi sono state distrutte le cariche all’interno delle due spolette e l’ordigno ha iniziato il viaggio verso la Cava Bergamasca, a Bevera di Ventimiglia, dove si procederà alla distruzione.  La macchina organizzativa non ha registrato significative criticità, considerando che la zona rossa, per un raggio di 1513 metri, intorno al camion, ha reso necessario l’evacuazione di circa 10mila persone su tutti i comuni coinvolti. Il grosso dei cittadini coinvolti dall’evacuazione era localizzato sul comune di Taggia, circa 8mila persone. In quanto la zona rossa comprendeva tutto l’abitato di Arma di Taggia e di Levà. Poco più di 1300, circa il 35% della popolazione, invece, gli evacuati di Riva Ligure. La macchina della accoglienza messa in piedi dai Comuni ha funzionato senza problemi, grazie all’impegno dei tantissimi volontari di Protezione Civile, degli Alpini, della Croce Verde Arma Taggia e della Croce Rossa. La giornata si chiude con poco meno di 1000 pasti consegnati su Taggia e Riva Ligure.Tante le storie che hanno accompagnato l’evacuazione di questi abitanti. Un disagio certo ma accettato da tutti come una condizione inevitabile dettata dal permettere le operazioni, garantendo primariamente la sicurezza per i cittadini. Con la fine della zona rossa, la provincia di Imperia, torna ad essere di nuovo unita sull’Aurelia. Ora i territori dovranno pensare alla bonifica, una nuova riunione in Prefettura si terrà già nei prossimi giorni.

Foto-Fonte: https://www.sanremonews.it/2022/05/15/leggi-notizia/argomenti/cronaca/articolo/finito-il-bomba-day-ora-i-cittadini-di-taggia-riva-ligure-castellaro-e-sanremo-possono-tornare.html

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Egregi Editori, il portale biografia di una bomba è orientato ad evidenziare i pericoli causati da residuati bellici, ma l’aspetto più importate consiste nel non avere fini di lucro ma solo quello di diffondere la consapevolezza del rischio dei residuati bellici. Chiediamo scusa se preleviamo le foto dei vostri articoli, ma ci servono per contestualizzare le modalità del rinvenimento. Citeremo sempre fonte e autore della foto. Sicuri di una vostra comprensione vi ringraziamo in anticipo.

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