Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Fatti brillare i 300 ordigni trovati sul Carso

Categories: Bonifica perché

Ci sono voluti quattro giorni per far brillare, nella cassa di
colmata, non lontano dall’area portuale, i circa 300 ordigni di piccolo e
medio calibro, risalenti alla Prima Guerra mondiale, rinvenuti nei
primi giorni del mese fa da un escursionista, in un anfratto roccioso,
nei pressi della località di Jamiano.

I brillamenti sono iniziati mercoledì della scorsa settimana e
proseguiti giovedì e venerdì. Gli ultimi ordigni sono stati fatti
brillare ieri, in due momenti distinti, e solo dopo che le operazioni
sono state ultimate l’Esercito ne ha dato notizia.

Le operazioni di brillamento sono state effettuate dal 3°
Reggimento Genio guastatori di Udine, unità alle dipendenze della
Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”.

Gli ordigni, dopo una prima ricognizione sul luogo del
rinvenimento, sono stati rimossi e accantonati nella cassa di colmata,
ed è stata pianificata la loro distruzione. Come detto, l’attività si è
conclusa ieri, con gli ultimi due brillamenti e la visita del prefetto
di Gorizia, Maria Augusta Marrosu.

Tra l’altro, fra i circa 300 ordigni – tutti proiettili per
cannoni – c’era anche una decina di pericolossissime granate caricate
con iprite, il micidiale gas usato per la prima volta proprio nella
Prima guerra mondia, che ieri sono state trasportate al Centro tecnico
logistico interforze NBC di Civitavecchia.

L’organizzazione delle attività per garantire la sicurezza
dell’area in cui sono stati rinvenuti i proiettili sono state coordinate
dalla Prefettura di Gorizia, mentre le operazioni necessarie alla messa
in sicurezza degli ordigni sono state eseguite dagli artificieri del
Reggimento Genio. L’intervento è stato coordinato dal tenente colonnello
Stefano Venuti e dal nucleo di specialisti EOD (Explosive Ordinance
Disposal) che vanta una consolidata esperienza anche nel campo degli
ordigni rinvenuti nelle varie varie missioni operative all’estero.

Il 3° Reggimento Genio guastatori è una delle sette unità
dell’Arma del Genio incaricate di bonificare l’Italia centro
settentrionale dai numerosi residuati bellici ancora pericolosi (fra il
2012 e gli inizi del 2013 sono stati effettuati oltre 400 interventi).
Fonte:
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/02/20/news/fatti-brillare-i-300-ordigni-trovati-sul-carso-1.6571595?fb_action_ids=10200100413425087&fb_action_types=og.recommends&fb_ref=s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like&fb_source=other_multiline&action_object_map={%2210200100413425087%22%3A168737203274133}&action_type_map={%2210200100413425087%22%3A%22og.recommends%22}&action_ref_map={%2210200100413425087%22%3A%22s%3DshowShareBarUI%3Ap%3Dfacebook-like%22} 

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