di Andrea Marsanich
FIUME. Notte da incubo per gli abitanti di via Trinajsti„ 8, nel rione di Belvedere a Fiume, con tre appartamenti distrutti da un incendio, il cui responsabile si è probabilmente suicidato di fronte all’entrata principale del vicino cimitero monumentale di Cosala. La drammatica vicenda ha cominciato a dipanarsi intorno all’ 1.30 di sabato, quando gli inquilini dell’edificio sovrastante il Palazzo del Governo sono stati svegliati di soprassalto da una forte esplosione. In un primo momento hanno creduto trattarsi di una scossa di terremoto e quasi tutti si sono precipitati in strada, per la paura di un secondo sisma. Da sotto hanno invece visto che in uno degli alloggi del secondo piano era divampato un incendio, il quale stava purtroppo estendendosi su un altro appartamento, di proprietà di una giovane coppia che ha un bambino di 2 anni. Qualcuno ha chiamato i vigili del fuoco che hanno domato il rogo in circa mezz’ora, evitando guai maggiori. Le fiamme hanno si’ causato ingenti danni materiali, ma almeno nessuno degli inquilini è rimasto ferito o peggio. Nelle prime ore del mattino si è praticamente capito cosa era successo: a pochi metri dall’entrata del più grande camposanto fiumano è stato rinvenuto il corpo senza vita di un uomo, che giaceva in una pozza di sangue. Si è subito appurato che lo sventurato abitava proprio in via Trinajsti„ 8 e che quasi certamente si è tolto la vita attivando una bomba a mano. Secondo gli investigatori della polizia – questa la loro prima ricostruzione – l’uomo avrebbe dapprima fatto esplodere un ordigno nel suo appartamento e quindi si sarebbe diretto verso il cimitero, distante un centinaio di metri in linea d’aria, attivando un secondo ordigno, come già detto una bomba a mano, che non gli ha dato scampo. Gli inquilini hanno raccontato agli inquirenti che Dubravko T. (la polizia ha fornito solo il nome e l’iniziale del cognome) avrebbe dovuto lasciare l’appartamento in cui viveva proprio l’ultimo giorno di febbraio dopo che sua madre aveva deciso tempo fa di vendere l’immobile. Per il figlio aveva acquistato invece un piccolo alloggio nella parte orientale della città, ma Dubravko non si dava pace per dover lasciare l’appartamento e la zona in cui aveva vissuto tanto tempo. Mesi fa gli era anche morta la madre e l’uomo arrivava saltuariamente in via Trinajsti„ 8, lo sguardo cupo, poca voglia di comunicare con i vicini di casa. Nelle ultime settimane, e forse anche prima, avrà pensato di farla finita, ben sapendo che in tempi brevi avrebbe dovuto abbandonare quella casa custode di tanti suoi ricordi. Anche se manca la conferma definitiva, è quasi certo che Dubravko si è procurato due ordigni esplosivi, distruggendo il suo alloggio (e altri due) e ponendo fine alla sua vita.
Fonte:
http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2014/03/03/news/fa-esplodere-la-casa-con-una-bomba-a-mano-1.8781849
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