Alle 12,55 di domenica nella cava della CTI di via Corlo, a Castel San Pietro Terme, è stata fatta brillare la bomba d’aereo MC da 500 libbre, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, di fabbricazione inglese, inesplosa, ritrovata nel podere agricolo sito in via Di Mordano n. 1, nel Comune di Imola.
“Tutto si è svolto regolarmente, secondo il programma previsto, senza alcun intoppo” fa sapere Davide Tronconi, assessore alla protezione Civile del Comune di Imola. Le operazioni avevano preso il via alle 7,30 del mattino, con l’evacuazione temporanea dei 183 residenti all’interno di un’area con un raggio di 1.100 metri dal luogo di ritrovamento della bomba, che comprendeva i Comuni di Imola, Mordano, Bagnara di Romagna e Solarolo. Entro le 8,30 tutta la popolazione da evacuare aveva lasciato la zona interdetta. Poi hanno preso il via le varie fasi di intervento, a partire dal despolettamento dell’ordigno bellico da parte dal Reggimento Genio Ferrovieri di stanza a Castel Maggiore (Bologna), che ha eseguito tutte le operazioni di despolettamento, trasporto e brillamento.
Verso le 11,15, completato il despolettamento e le operazioni di carico della bomba despolettata per il trasporto, è partito il convoglio diretto alla cava di Castel San Pietro Terme, che ha percorso una viabilità secondaria, per non intralciare il traffico lungo la via Emilia. A partire dalle 11,30 tutti i residenti che erano stati fatti evacuare temporaneamente hanno potuto fare ritorno alle proprie abitazioni ed è stata riaperta al traffico anche la via Lughese nel tratto di collegamento fra Imola e Mordano. Una volta raggiunta la cava della CTI a Castel San Pietro Terme, verso le 12 sono cominciate le operazioni di innesco dell’ordigno, per arrivare poi, con successo, al suo brillamento alle 12,55.
romagnanoi.it |
Lascia un commento