I residuati bellici non terminano mai di colpire. Dopo il ferimento dei tre ragazzi di Novalesa, ancora un ferito, questa volta è stato colpito un ragazzo della provincia di Latina mentre lavorava un terreno in via Valtellina a Campoverde. L’esplosione è avvenuta intorno alle 15.30, il giovane sembra abbia subito lesioni da scoppio ad una mano. La zona ai tempi della seconda guerra mondiale è stata travolta da numerose battaglie di terra. Infatti Monteverde (Monte Morto fino al 1952) è situata tra Anzio, Aprilia, Cisterna e Latina. Nel secondo dopoguerra nella stessa zona ci sono state centinaia di vittime a causa dei campi minati. In questo ultimo mese sono stati numerosi i rinvenimenti occasionali su tutto il territorio nazionale. Ingenuamente le amministrazioni comunali, provinciali, regionali pensano sia sufficiente l’intervento delle squadre EOD che rimuovono la bomba rinvenuta, purtroppo così non è. I team dell’Esercito, dei Carabinieri, possono mettere in sicurezza dieci, venti, 100 metri quadri, ma non possiamo chiedere loro di bonificare del tutto le aree interessate. Solo per essere più chiaro, posso testimoniare che in determinate aree si rinvengono centinaia, migliaia di residuati bellici, tutti a poca distanza l’uno dall’altro. In definitiva si dovrebbe chiedere alle amministrazioni di prendere in seria considerazione il sacrificio di trovare le risorse economiche per effettuare bonifiche sistematiche senza aspettare, come sempre in Italia, feriti o morti.
Giovanni Lafirenze
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