Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Eccezionale scoperta ad Acciaroli. Sub ritrova una nave americana della Seconda Guerra Mondiale

Categories: Bonifica perché

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Claudia Monaco

Con un’immersione record di oltre 8 ore un noto sub ligure, Andrea Bada, è riuscito a rintracciare al largo di Acciaroli una nave da guerra americana risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Il sub ha raggiunto il relitto “William W. Gerhard” a 184 metri di profondità dove era adagiato sul fondale marino da 76 anni. “È stata un’esperienza da brividi – ha dichiarato il sommozzatore ligure – frutto di un lungo lavoro di squadra. È stato emozionante vedere tutta integra la parte della poppa”. Si è trattato di un’immersione complessa che solo pochi al mondo riescono a compiere. Il relitto sembrerebbe l’unico di quel tipo ritrovato nel Mediterraneo. La notizia è subito rimbalzata oltreoceano dove per la Marina americana si tratta di un evento unico. Ora dagli Usa partirà una commissione tecnica per proseguire la ricerca storica. “Abbiamo iniziato nel 2015 con Guglielmo Mazziotti e Pietro Cacciabue – racconta Bada – due inverni e due estati a cercare un punto sul fondale. Non sapevamo che fosse un Liberty americano armato fino ai denti ma lavoriamo ad un documentario e quindi ci interessava andare a vedere. Lo scorso anno avevamo trovato e esplorato l’Umaria, una nave inglese affondata nel primo conflitto mondiale che è adagiata su un fondale di 170 metri. Ma qui si doveva andare oltre il limite. Questa nave è spezzata in due ed è adagiata su un fondale a -184 metri. Ho pianificato tutto assieme a Ivano Predari, la persona che scende sempre con me nelle immersioni e nelle esplorazioni profonde”. “Non poteva essere una toccata e fuga – aggiunge – serviva una permanenza sul fondo per quasi venti minuti. A noi si è unito Luca Parodi per coordinare tutti gli uomini poi Stefano Antolini come archeologo subacqueo assieme ad Alessandro Franco, Gabriele Baratta e Guglielmo Mazziotti, del diving Elea Sub Cilento, loro per fare assistenza fino a -40 metri, ed ancora Pietro Cacciabue e Maurizio Fongaro per farci il cambio bombole in risalita a -50 metri. Abbiamo previsto tutto per essere in sicurezza durante le 6 ore di decompressione grazie all’aiuto del pescatore Enzo Squillaro che assieme a Guglielmo ha scandagliato il punto alla perfezione”. “La discesa è stata mozzafiato –conclude – siamo scesi alla velocità della luce per sfruttare il più possibile il tempo di fondo, a -160 abbiamo iniziato a vedere il gigante, una delle torri del castello dove alloggiavano il deposito munizioni per ognuna e una delle mitragliatrici della contraerea da 20 millimetri”.

Fonte: https://www.ondanews.it/eccezionale-scoperta-ad-acciaroli-sub-ritrova-una-nave-americana-della-seconda-guerra-mondiale/

Foto: salernotoday.it

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