Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

“E’ tempo di disinnescare il Pianeta” – 4 aprile 2016

Categories: Bonifica perché

Dal 2006 – per volontà dell’Assemblea Generale dell’ONU – il 4 aprile di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale per la promozione dell’azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi.

In questa giornata, in tutti i paesi del mondo, si intende richiamare l’attenzione sulla realtà che questo fenomeno rappresenta in numerosissimi luoghi del pianeta, che a diverso titolo e con differente intensità sono minacciati dalla presenza di mine e di ordigni inesplosi talvolta, come in Italia, anche a distanza di tanti anni dalla fine dei conflitti.

Nel 2015 l’ONU ha associato a questa ricorrenza lo slogan “Oltre le mine” (“More than mines“), per sottolineare il fatto che le mine non sono l’unica minaccia per la vita dei civili nelle zone di conflitto, durante e dopo i combattimenti: anche le bombe inesplose, le granate, le munizioni e  le armi artigianali (IED – Improvised Explosive Devices) mettono a repentaglio le vite umane e costituiscono un serio ostacolo per le azioni a salvaguardia della salute, per l’educazione e lo sviluppo.

Ogni anno nel mondo decine di chilometri quadrati di territorio vengono bonificati e tornano a disposizione delle comunità per la ricostruzione e la ripresa delle attività socio-economiche. Tuttavia, la strada è ancora lunga:molti Paesi rimangono ancora contaminati, migliaia di chilometri quadrati nel mondo sono impraticabili a causa degli ordigni e si registra ovunque un preoccupante, notevole, aumento di incidenti causati da ordigni esplosivi improvvisati (IED).

Molto spesso i paesi sconvolti dalle guerre non hanno risorse sufficienti per affrontare in modo sistematico la bonifica del territorio, che risulta essere un’attività molto impegnativa sotto tutti i punti di vista: di qui l’importanza fondamentale del coinvolgimento e della solidarietà della comunità internazionale, campo in cui il nostro paese svolge un’attività meritoria e di alto livello.

Anche il territorio dell’Italia non è immune da questo flagello, a testimonianza del fatto che si tratta di un problema di lunga durata che finisce con l’interessare diverse generazioni: pochi sanno, infatti, che ogni anno in Italia vengono rinvenuti oltre 60.000 ordigni (dati del Ministero della Difesa), principalmente della Seconda Guerra Mondiale, i quali nell’ultimo triennio hanno causato più di 30 feriti, a volte in modo anche assai grave e che pongono comunque a rischio la vita dei civili. Benché questa emergenza sul territorio nazionale sia oggi residuale, l’esperienza di Paese pesantemente contaminato e con una storia di spessore ci fornisce l’opportunità di proiettare prospettive di formazione ed educazione alla pace ed alla cooperazione.

Per quati motivi si tratta di una ricorrenza che assume particolare importanza per l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, che la celebra all’interno di una attività che si svolge durante tutto l’anno con iniziative sia in Italia (come, ad esempio, la campagna di sensibilizzazione sugli ordigni bellici inesplosi nel nostro paese), sia all’estero (come, ad esempio, l’impegno contro le mine nella Striscia di Gaza insieme all’UNRWA).

Quest’anno l’evento sarà rivolto in modo particolare al mondo della scuola e sarà organizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, alla presenza del Ministro On. Stefania Giannini, nell’ambito dell’apposito protocollo d’Intesa stipulato lo scorso mese di Novembre.

L’evento avrà luogo il 4 aprile 2016, con inizio alle ore 10.00, presso la Sala della Comunicazione del MIUR (Viale Trastevere 76, Roma) e si svilupperà secondo il seguente programma, ancora  parzialmente da confermare:

  • Apertura lavori e proiezione breve filmato
  • Intervento del Presidente ANVCG Avv. Giuseppe Castronovo
  • Intervento del Ministro dell’Istruzione On. Stefania Giannini
  • Intervento altre autorità
  • Intervento del Cons. Amb. Farruggia (Comitato Nazionale per l’Azione Umanitaria contro le Mine Antipersona presso il Ministero degli Affari)
  • Intervento del Dott. Giuseppe Schiavello (Direttore Campagna Italiana contro le Mine Onlus)
  • Testimonianza di Nicolas Marzolino (diciassettenne vittima di un ordigno bellico a Novalesa nel marzo 2013)
  • Premiazione concorso disegno/fumetto nelle scuole in collaborazione con Comics;
  • Intervento dell’Ufficio Cooperazione MAECI (da confermare)
  • Illustrazione dei risultati della ricerca del Dott. Giulio Coppi (Fordham University – NY) per l’Osservatorio Internazionale sulle vittime civili di guerra ANVCG sull’utilizzo dei droni per la mappatura delle mine e degli ordigni bellici inesplosi
  • Presentazione del  libro “Le guerre Sepolte” di Giovanni Lafirenze, referente del Dipartimento Ordigni Inesplosi dell’ANVCG
  • Conclusioni

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