Un arsenale di peso, undici ordigni risalenti al secondo conflitto mondiale, scaricati durante uno dei bombardamenti nell’area della «Piccola» allo scalo ferroviario, sono tornati a vedere la luce dopo oltre 60 anni.
A scoprirli gli operai della ditta napoletana «Coeb» specializzata nelle bonifiche e nel recupero di residuati bellici. La curiosità ha spinto molti a voler vedere le bombe ritrovate, ma la polizia ha tenuto a distanza i più curiosi armati di telefonino e macchina fotografica. Gli operai specializzati da mesi lavorano nell’area dello scalo per accertare la presenza di altri ordigni dopo il rinvenimento di bombe d’aereo trovate l’inverno dello scorso anno e nel dicembre di cinque anni fa. Bombe che sono state rese inattive dagli artificieri. Per il loro brillamento si era però reso necessario sgomberare case e palazzi e bloccare temporaneamente la linea ferroviaria Milano-Venezia. (…)