Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

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Ognuno recita il proprio ruolo, immerso in quella divina sensazione di devozione allo scopo comune: la realizzazione di un'opera d'arte, che anche la bonifica bellica sa idealizzare.

Distrutto l’ordigno bellico trovato in mezzo all’Adige

Categories: Bonifica perché

È servita un’intera mattinata di lavoro, ed il coinvolgimento di un’esercito di militari e funzionari pubblici, per eliminare il pericolo dalla bomba a mano della Seconda guerra mondiale che era stata scoperta galleggiare in Adige. Ad accorgersi della granata era stato il legnaghese Piergiorgio Zanon, capo del gruppo scout di Legnago e antiquario, mentre era in canoa sul fiume. L’uomo aveva trovato l’ordigno in una secca dell’Adige, ad una cinquantina di metri dall’isolotto sul fiume, all’altezza dell’ospedale. Zanon aveva immediatamente capito la natura di quell’oggetto metallico che luccicava e, memore di quanto appreso decenni fa alla scuola militare, lo aveva posato delicatamente nel luogo in cui l’aveva trovato, avvertendo i carabinieri. È così scattato il piano d’intervento in seguito al quale ieri mattina è stato fatto brillare l’ordigno. Alle 9 sono arrivati in riva all’Adige i militari del Servizio difesa antimezzi insidiosi della Marina militare di Ancona che, a bordo di un gommone, sono andati in mezzo al fiume per recuperare la bomba. Una volta portato a riva, l’ordigno è stato consegnato agli artificieri dell’ottavo reggimento del Genio guastatori paracadutisti della Folgore, di stanza alla caserma «Briscese». Dopo aver fermato la circolazione sul tratto di ciclabile che corre su quel tratto dell’argine, con il supporto di carabinieri, protezione civile e di realtà che si occupano della salute pubblica, gli artificieri hanno scavato una buca profonda circa un metro, al cui interno hanno fatto brillare in sicurezza l’ordigno, che è esploso con un colpo secco. La bomba era stata fabbricata nel 1935 ed è uno dei tanti residuati che gli esperti della Folgore devono disinnescare ogni anno. Nelle sei provincie, estese per buona parte lungo l’Adriatico, del suo territorio di competenza, il reggimento effettua circa 330 interventi l’anno. Una cifra che giustifica il ripetersi dell’invito a chiunque trovasse ordigni ad agire con estrema prudenza. LU.FI.  Fonte: http://www.larena.it/stories/2612_legnago/1020676_distrutto_lordigno_bellico_trovato_in_mezzo_alladige/

larena.it


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