In realtà in Sicilia la seconda guerra mondiale non tarda a mostrarsi ai residenti. Gli Inglesi con base a Malta inviano velivoli e bombe, i francesi decollando dalle piste tunisine sganciano ordigni su Palermo, Trapani e altre località. Tra l’estate del 1940 e il 1942 le città dell’isola diventano obbiettivi sempre più importanti, le città crollano sotto il peso di bombe d’aereo d’ogni tipo. Ma è nel 1943 che la Sicilia, è schiacciata, avvolta tra le fiamme dell’inferno. Tra 3 il Marzo e il 6 Luglio l’area urbana messinese subisce pesanti devastazioni, numerose le vittime civili. Il Mediterranean Air Command il 25 Maggio invia su Messina più di 100 B-17 la città dello stretto è distrutta tra boati e fiamme, ma non è finita, altre bombe precipiteranno su una città già fantasma. La guerra mondiale termina nel 1945, ma non è del tutto vero, nel 1946 iniziano altre guerre, nel contempo in Italia i residuati bellici inesplosi perseverano a dilaniare persone d’ogni età e sesso. Il tempo trascorre tra guerre e guerriglie, fino a giungere e, sempre avvolti da identico “strazio” ai nostri giorni. L’Associazione Vittime Civili di Guerra, continua la campagna rivolta al pericolo prodotto da ordigni inesplosi proprio nella città dello stretto. Conclusa la conferenza all’Istituto Tecnico Nautico Caio Duilio il 23 febbraio il dialogo con gli studenti messinesi prosegue presso l’Istituto Istituto Superiore G. Minutoli . Tra gli oratori il Presidente Provinciale A.N.V.C.G. Calorosi Renato, l’ex Artificiere Corrado Loiacono. Interverranno i professori : Crocitti Franco, Riolo Carlo, D’Arrigo Antonio Pio, Battaglia Cinzia e La Tona Pietro.
Giovanni Lafirenze