L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra presso la sede della Guardia Costiera Ausiliare di Genova ha organizzato l’evento Conoscere per Ri-Conoscere, Campagna di sensibilizzazione dedicata ai pericoli prodotti dai residuati bellici delle due guerre mondiali. Ordigni inesplosi che si potrebbero rinvenire in mare, spiaggiati o celati da strati di sabbia. I dati della Marina Militare indicano che nell’anno in corso i gruppi SDAI hanno eliminato circa 60.000 ordigni di vario tipo, calibro e peso. Il Convegno è stato diviso in due sessioni. Il primo curato dal Dott. Rocco Cardamone artificiere della Polizia di Stato della Questura di Genova e rivolto all’uso corretto del materiale luminoso e contenente sostanze infiammanti ed esplosive in dotazione a tutti i natanti. Non solo, il Dott. Cardamone ha inoltre spiegato la pericolosità dei fuochi pirotecnici usati su piattaforme galleggianti in mare e le normative di legge da seguire. Quindi giunge il mio turno e in attesa di dedicami al progetto De-Activate, ho spiegato alle guardie costiere ausiliare rischio ed emergenze dei residuati bellici. Naturalmente da questo punto di vista non potevo non citare le grandi problematiche del Porto di Genova (Calata Bettolo) e che ha costretto i team EOD del 32° Genio Guastatori di Fossano dell’Esercito Italiano a compiere più di 40 interventi.