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di Milla Prandelli
Ceto, 5 settembre 2019 – Ha rischiato di fare esplodere la sua abitazione e ferire le persone a cui vuole bene oppure degli estranei, l’operaio di 56 anni che ha deciso di ornare il tetto della sua abitazione con due granate di artiglieria di 70 centimetri di cui on saputo chiarire la provenienza. Nella mattinata del tre settembre i Carabinieri della Compagnia di Breno e della Stazione di Capo di Ponte sono stati impegnati per il recupero dei due ordigni. I fatti sono accaduti a Ceto. I militari, nel corso di un servizio perlustrativo, nei giorni scorsi hanno notato la presenza delle due granate, poggiate sulle tegole della casa dell’uomo. A quel punto hanno deciso di effettuare un controllo e hanno bussato, chiedendo chiarimenti. L’operaio ha riferito di non sapere se i due ordigni fossero carichi o meno e soprattutto non è stato in grado di riferire da chi li avesse ricevuti. Sul posto è stato richiesto un intervento urgente da parte degli artificieri del (10°) Genio Guastatori dell’Esercito di Cremona che, a seguito di verifica, hanno accertato che si trattava effettivamente di due granate d’artiglieria Nato, prodotte in Inghilterra negli anni settanta, che venivano utilizzate dalle truppe militari per le esercitazioni con i cannoni. Per fortuna, dopo diverse ore di lavoro, è stato appurato che le due grosse munizioni erano inerti poiché era stata disinnescata la spoletta.
Fonte: https://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/granate-tetto-esplosione-1.4767417